No Tav: la sentenza su De Luca rinviata al 16 marzo

Dopo la sentenza di ieri del Tribunale di Torino che ha condannato 47 esponenti del Movimento No Tav per gli scontri del 2011, una serie di scontri ha animato la notte della Valsusa. Tre persone sono state denunciate per resistenza aggravata, danneggiamento e interruzione di servizio pubblico, l’autostrada A23 è stata chiusa per alcune ore a causa dei fumogeni che sono stati lanciati dai manifestanti, che hanno scagliato anche alcuni sassi contro gli agenti.

Intanto oggi si è svolta la prima udienza a carico di Erri De Luca. Lo scrittore, rinviato a giudizio nel 2014 era stato accusato di istigazione a delinquere, per aver incitato al sabotaggio della Tav in alcune interviste del 2013. “Se sarò condannato non farò ricorso”, così si è espresso De Luca a margine del processo. “Adesso sarà un processo sulle frasi che ho detto – ha commentato inoltre lo scrittore – ho usato la parola sabotaggio, che è una parola nobile usata anche da Gandhi. Continuo a pensare che il Tav vada sabotato, ma sono convinto che si saboterà da dolo perché non ci sono i soldi per costruirlo. Il buco del Tav sarà un buco interrotto, un bucus interruptus”. L’udienza a De Luca è però stata aggiornata al 16 marzo, mentre gli avvocati della difesa hanno annunciato di voler presentare il ricorso in appello contro la sentenza a carico dei 47 No Tav.