Sgominata banda di hacker: 6 arresti e 13 indagati

Sei arresti e 13 indagati per hackeraggio. E' questo il bilancio della Squadra Mobile della Questura di Bolzano che, in collaborazione con la Task Force Cybercrime della Polizia Criminale tedesca di Osnabrück, è riuscita a sgominare una banda internazionale dedita alle truffe informatiche con sedi all'estero e in Italia; nella fattispecie: a Bolzano, Roma, Milano, Bergamo, Ancona e Genova. Quattro dei 6 arrestati sono già stati estradati in Germania, mentre un quinto componente, non potendo essere estradato, è a disposizione dell'Autorità Giudiziaria nostrana.

Utenze telefoniche hackerate

Da quanto spiegato dalla Polizia di Bolzano, la banda composta prevalentemente da cittadini pachistani è riuscita a infiltrarsi (tra l'inizio del 2011 e luglio 2017) nei sistemi informatici dei centralini telefonici (tipo “Alcatel Omnipax” e “Siemens Hi-Path”), in uso a grandi aziende private ed enti pubblici tedeschi. Tra le parti lese tedesche – riporta Ansa – vi sarebbero anche il Tribunale di Osnabrück (in Bassa Sassonia) e la Corte D'Appello di Hamm (in Renaria-Vestfalia, Germania).

Oltre 3 milioni di spese

I malviventi sfruttavano le utenze telefoniche delle imprese deviandovi un grosso volume di traffico telefonico grazie a un trasferimento di chiamata preimpostato. La truffa avveniva soprattutto di notte o nei giorni festivi per non insospettire nessuno. Ma il “peso” della bolletta a un certo momento si è fatto sentire. Alle ignare aziende, infatti, gli operatori telefonici hanno addebitato costi pe 3,5 mln di euro. Cifre esorbitanti che hanno allertato le amministrazioni aziandali e fatto scattare le indagini dalle quali è emerso un numero considerevole di società ed enti pubblici vittime della truffa sparse per mezza Europa, soprattutto in Francia e nei Paesi Bassi.

“L'intensa collaborazione fra le Autorità giudiziarie italo-tedesche – spiegano dalla Polizia – è un esempio lampante che Polizia e Giustizia possono affrontare il cybercrime internazionale anche valicando i confini”.