Pasqua: rincari fino al 40% per le tradizionali uova

La produzione nazionale supera le 31mila tonnellate all’anno

Cacao (© Pablo Merchán Montes su Unsplash)

Il Codacons ha evidenziato che, le tradizionali uova di Pasqua, stanno subendo rincari con picchi fino al 40%. In media, tale produzione, supera le 31mila tonnellate all’anno.

I rincari

Il tradizionale uovo di Pasqua risulta quest’anno particolarmente “salato” per gli italiani, a causa delle quotazioni record raggiunte dal cacao negli ultimi mesi che hanno fatto impennare anche i listini al dettaglio delle uova di cioccolato con picchi fino a +40%. Lo denuncia il Codacons, che segnala rincari a cascata in tutta Italia e per tutti i marchi. Gli aumenti di prezzo delle uova di cioccolato delle marche più note vanno in media dal +16% al +24% rispetto allo scorso anno, e si aggiungono ai rincari del +15% già registrati nel 2023- spiega il Codacons. – Ad esempio, le uova di fascia più alta per adulti, con cioccolato al latte o fondente e un peso tra i 320 e i 365 grammi, arrivano a superare i 18 euro al pezzo, con incrementi superiori al 33% rispetto ai listini del 2023. Va meglio, si fa per dire, per i prodotti destinati ai bambini: i prezzi delle uova legate a cartoni animati, giochi, personaggi famosi, serie tv, ecc., aumentano in media del +16,7% rispetto allo scorso anno, rileva il Codacons.

I motivi degli aumenti

In media la produzione di uova di Pasqua nel nostro Paese supera le 31mila tonnellate all’anno, con un giro d’affari stimato in oltre 300 milioni di euro nel 2023: questo significa che, a parità di acquisti, i rincari peseranno per circa 72 milioni di euro sulle tasche dei consumatori, calcola l’associazione. Alla base dei pesanti aumenti per le uova di Pasqua c’è non solo la crisi del cacao, con le quotazioni salite alle stelle nell’ultimo anno, ma anche il rincaro di materie prime come lo zucchero, i cui listini sono cresciuti del +72%, e del burro di cacao, +52% – spiega il Codacons – I produttori, quindi, hanno scaricato i maggiori costi di produzione sui consumatori finali, attraverso incrementi dei listini al pubblico che renderanno la Pasqua più amara per tutti.

Fonte: Ansa