Fuori la Spagna, dentro l'Italia

L'Italia potrebbe giocare i prossimi Mondiali di Calcio al posto della Nazionale Spagnola. E' certamente improbabile, ma tecnicamente non impossibile. Secondo alcuni media iberici, la federcalcio spagnola (Rfef), come si legge su El Pais, ha ricevuto una “severa” lettera dalla Fifa, la quale stigmatizza le ingerenze del governo spagnolo nell'elezione del presidente della Rfef; ingerenze che possono determinare la sospensione della federazione iberica e la conseguente esclusione della Roja dalla fase finale di Russia 2018.

Le ingerenze del governo spagnolo

La Fifa si è fatta sentire dopo l'atto con cui il Consiglio superiore dello Sport (Csd) ha proposto la ripetizione delle elezioni per la presidenza della Rfef. Il Csd, che è un organo governativo, ha infatti presentato un ricorso al Tribunale amministrativo dello sport (Tad), ottenendo anche una risoluzione favorevole alla ripetizione delle elezioni che hanno affidato a Juan Luis Larrea il vertice della Federazione dopo la sospensione di Angel Maria Villar, allontana dalla dirigenza dopo l'arresto per corruzione. Villar, tuttavia, rimane formalmente il Presidente della Rfef con un mandato ha come data di scadenza il 2020. Ma le nuove elezioni potrebbero portare all'azzeramento delle chance di rientro di Villar, che non ha ancora rinunciato al progetto di recuperare potere all'interno della Federazione. Ed è stata proprio la Rfef ad informare la Fifa sulle ingerenze del Csd e sul ricorso alla giustizia amministrativa.

Il possibile ripescaggio dell'Italia

Ad oggi, l'esclusione della Spagna dai Mondiali del 2018, con il conseguente ripescaggio dell'Italia, è solo un miraggio giustificato dall'eventuale applicazione delle norme della FIfa in caso di crisi irreversibile. Recentemente, una caso simile è stato registrato in Sud America. Protagonista il Perù, che ha però risolto i problemi di rapporti interni tra sport e politica senza compromettere la presenza della sua Nazionale in Russia.