Biagio Maimone (Ass. Bambino Gesù del Cairo): “La Pace vivrà se vivrà il dialogo interreligioso”

Il giornalista e scrittore, Direttore della Comunicazione dell'Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus, sul conflitto in Medio Oriente: "Non esiste giustizia che non sia fondata sulla misericordia di Dio"

Papa
Foto © Vatican Media

“La voce del dialogo interreligioso è vicina ai popoli sofferenti di Israele e della Palestina, vere vittime di un conflitto di cui è protagonista la menzogna. La Palestina e la sua libertà è la causa di un conflitto nato attraverso atti terroristici? O, forse, ancora l’ambiguità di una guerra religiosa che vuole l’affermazione del potere attraverso l’ uso del terrore? Non è chiaro. Nessuno lo sa, tranne coloro che hanno indetto il conflitto. Il mondo intero manifesta, ora a favore di Israele, ora a favore della Palestina. Manifesta anche il pacifismo e sicuramente è l’unico schierato dalla parte della verità in quanto inneggia alla Pace”.

Lo ha dichiarato il giornalista e scrittore Biagio Maimone, Direttore della Comunicazione dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus, il cui Presidente è Monsignor Gaid Yoannis Lahzi, già Segretario di Sua Santità Papa Francesco, il quale ha aggiunto: “Lo scenario è offuscato dall’odio che rende vittime innocenti entrambe le popolazioni. Non vi è guerra che possa essere giustificata proprio in quanto semina morte e atrocità indescrivibili facendo scorrere fiumi di sangue umano. Tante sono le immagini dolorose di tali crudeltà. Esse ci pongono di fronte ad una amara realtà che è la crudeltà di chi governa i popoli. Il dialogo interreligioso non deve restare una voce nel deserto, ora deve esprimere il suo disappunto e instaurare un confronto pacifico e costruttivo. Esiste un dialogo interreligioso in quanto esso è stato instaurato con la sottoscrizione a Abu Dhabi, il 4 febbraio 2019, del Documento ‘Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune'”.

Mediazione e dialogo

“Esso ora deve entrare in campo e porsi tra i due avversari come mediatore, instaurando un dialogo che deve realizzare la Pace. I musulmani sunniti d’Oriente e d’Occidente, rappresentati dal Grande Imam di Al-Azhar Al-Tayyeb, e la Chiesa Cattolica, rappresentata da Papa Francesco, firmatari del Documento, devono scendere in campo e creare il dialogo di cui essi sono fautori affinché viva la Pace. Non c’è Pace sotto gli ulivi! L’ulivo è il simbolo della pace e proprio nei luoghi in cui l’ulivo cresce più che altrove, verdeggiante e fiero del suo messaggio di amore, la pace è un’utopia. È ancora il fondamentalismo religioso a rendere utopia la Pace? Il fondamentalismo non ha capito chi è Dio. Dio è Amore, solo Amore, Amore Assoluto! Non esiste giustizia che non sia fondata sulla misericordia di Dio”.

Due diritti fondamentali

“La giustizia deve essere creata attraverso il dialogo e non attraverso il terrorismo.
Basta con la dissacrazione della Verità. Il popolo ha diritto al dialogo e alla Pace che esso sa creare. Il popolo israeliano e il popolo palestinese hanno diritto ad essere amministrati con Giustizia e Amore, non attraverso un bieco e mendace giustizialismo. Il dialogo interreligioso ha già catturato il cuore di entrambi i popoli, che anelano alla giustizia e all’amore attraverso il confronto pacifico, foriero della Pace autentica, unica a far vivere la verità e le diversità che essi rappresentano”.