America Latina, la rinascita post-Covid parte dalla fede del popolo

Oltre al dolore e alla povertà, il 2020 passerà alla storia anche per i grandi atti di carità cristiana: messaggio del presidente dell'episcopato dell'America Latina

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A descrivere la situazione emergenziale è monsignor Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujillo. Il presidente del Consiglio episcopale latino-americano (Celam) spiega a Fides: “E’ un periodo segnato dalla crisi sanitaria globale. Anche la nostra regione non è estranea alla dura realtà della pandemia di Covid“. L’organismo ecclesiale riunisce i vescovi dell’America latina e dei Caraibi. Il suo leader sottolinea: “Abbiamo perso molti nostri fratelli. Il numero di infetti continua ad aumentare. Migliaia di persone hanno perso il lavoro. E con esso, la povertà è diventata disastrosa“.

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America Latina, amore autentico del prossimo

“Nonostante la morte, il dolore, la malattia e la povertà, questo periodo di sofferenza passerà alla storia anche per i grandi atti di umanesimo. E di carità cristiana”, sostiene monsignor Cabrejos. Il presule evidenzia valori e sentimenti emersi durante la crisi. E puntualizza all’agenzia missionaria vaticana: “Grandi gesti di solidarietà. Generosità. Vocazione al servizio. Dedizione all’eroismo. Atti con cui si possono scrivere belle storie di autentico amore del prossimo”. La vicinanza ai poveri ha mostrato “il volto di una Chiesa samaritana, che accoglie e guarisce il fratello caduto per strada“. Lo testimoniano tutte quelle iniziative che rappresentano una luce di speranza per i più bisognosi di tutto il continente. Come quelle guidate dalla Caritas e dalle conferenze episcopali, che monsignor Cabrejos ringrazia per il loro impegno ad affrontare le sfide. Mettendo al primo posto i più vulnerabili e scartati dalla società: “Insieme siamo riusciti a salvare tante vite e a dare cibo e salute ai più poveri“.

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La pandemia ha anche evidenziato, precisa Fides, i grandi problemi che affliggono la regione latinoamericana e caraibica. “Come le gravi ingiustizie e le disuguaglianze sociali, la fragilità dei nostri sistemi politici con la lotta necessaria e aperta alla corruzione e la distruzione del nostro ambiente“. Nelle parole del presidente del Celam, “questi sono compiti e sfide che non possiamo permetterci di trascurare” nel nuovo anno che inizia.
Il messaggio segnala i compiti prioritari per il 2021: “Dobbiamo assistere e prenderci cura della vita di migliaia di nostri fratelli e sorelle. Rafforzando il sistema sanitario per affrontare con successo la pandemia di coronavirus e trovare una soluzione alla crisi economica che ha impoverito migliaia di famiglie”. Monsignor Cabrejos conclude: “Non c’è dubbio che “la speranza di accedere al vaccino per tutti è un bisogno urgente e un’esigenza di tutti i settori della società”.