MESSICO: I FIGLI DE “EL CHAPO” ATTACCANO UN CONVOGLIO. UCCISI 5 SOLDATI

In Messico i Cartelli della droga si possono permettere di attaccare l’esercito e di uccidere addirittura cinque soldati ferendone altri dieci. È quanto avvenuto a Culiacan, città nel nord ovest del Paese, considerata la roccaforte di Joaquin “El Chapo” Guzman, il “re dei narcos” arrestato lo scorso gennaio. Un convoglio militare è stato colpito da un gruppo di fuoco armato in modo pesante. I banditi hanno usato mitra, granate e i temuti fucili Barrett calibro 50, armi in grado di bucare veicoli blindati e dall’alto impatto. I soldati scortavano un’ambulanza con a bordo un presunto membro del Cartello di Sinaloa, guidato dai figli di “El Chapo” da quando Guzman si trova dietro le sbarre. L’uomo, che ora è nelle mani del Cartello, è stato identificato come Julio Oscar Ortiz Vega, nome che però secondo le autorità potrebbe essere solo uno pseudonimo.

“Fino a questo momento non abbiamo la certezza riguardo al questo gruppo (di assalitori), ma è molto probabile che si tratti dei figli del Chapo”, ha affermato il comandate militare locale, il generale Alfonso Duarte. Alcune ore prima dell’agguato i soldati si erano scontrati con una formazione di narcos nella regione di Badiguarato, il feudo del boss. La battaglia si era conclusa con la cattura di Julio Oscar Ortiz Vega, caricato sulla stessa ambulanza che è stata poi assaltata. Alcune fonti affermano che il Cartello è ora sotto la guida del socio di lunga data di “El Chapo”, Ismael “El Mayo” Zambada. In ogni caso le modalità dell’attacco mostrano che chiunque fosse trasportato nel mezzo di soccorso era un personaggio di alto rango o comunque una persona di grande “interesse” all’interno del gruppo criminale.