“The spirit of Caravaggio”,
un viaggio digitale
nelle tele di Merisi

Luci e ombre, colori e chiaro-scuro. Sono le principali caratteristiche delle opere di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, uno dei più grandi artisti del 1600. Un pittore controverso, per certi aspetti ancora avvolto nel mistero, che ha però lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte sia italiana che del mondo intero. Roma lo celebra con una mostra, in corso presso le Sale del Bramante di Piazza del Popolo attraverso un’esposizione digitale e multi-sensoriale.

“The Spirit of Caravaggio”

The Spirit of Caravaggio”, questo il nome dell’estemporanea, è un vero e proprio viaggio multimediale per conoscere la storia che ogni tela nasconde. Il percorso si dirama negli ambienti delle Sale del Bramante tra i tanti volti raffigurati da Merisi: i Bari, Giuditta, Amore Vincitore, La Maddalena Penitente. Ma non solo estetica: il visitatore viene trasportato all’interno del quadro vivendo così le emozioni che questi volti comunicano: dolore, stupore, agonia, ironia, pietà e violenza, purificazione e rinascita, il tutto in una cornice d’eccezione. Lo spettatore noterà luci, colori e dettagli quasi impercettibili a una semplice vista della tela.

La mostra

L’esposizione, interamente digitale, vanta videoproiezioni di altissima qualità per ripercorrere tutte le opere pittoriche di Michelangelo Merisi da Caravaggio in un ambiente come è quello delle Sale del Bramante, testimone diretto del passaggio dell’artista seicentesco. 350 mq di pura arte digitale, articolati in tre aree espositive che trasportano l’osservatore nel cuore della Roma barocca in quelle stesse sale già utilizzate da molti artisti che se ne servirono come studio e laboratorio: primo fra tutti l’architetto rinascimentale Bramante ma anche Michelangelo Merisi da Caravaggio che vi lavorò al Ciclo della Cappella Cerasi. Al termine del percorso multisensoriale è anche possibile visitare, in via del tutto eccezionale, il Sepolcro dei Domizi, l’antica tomba della prima età imperiale dove vennero presumibilmente sepolte le ceneri di Nerone.

La fortuna di Caravaggio

E’ il 29 settembre del 1571 quando Michelangelo Merisi nasce a Milano. In poco meno di quindici anni darà vita ad un profondo rinnovamento della tecnica pittorica caratterizzata dal naturalismo dei suoi soggetti, dall’ambientazione realistica e dall’uso personalissimo della luce e dell’ombra. Nel corso dei secoli viene preso a modello da molti artisti europei, tanto da far nascere il termine “caravaggismo”, una parola che definisce la sua influenza che si protrarrà, con alterne vicende, sino al 1800, anche se, alla grande fama in vita, era seguito un oblio di due secoli. L’opera di Caravaggio è stata riscoperta e consacrata nel Novecento grazie agli studi di Roberto Longhi che nel 1951 gli dedicò una mostra epocale nel Palazzo Reale di Milano.