Marò, Latorre colpito da ischemia. E’ ricoverato a New Delhi. Il ministro Pinotti vola in India.

Una notizia che ha colto tutti di sorpresa e che cade in un momento delicato di una vicenda che sembra complicarsi ogni giorno sempre più. Il “marò” Massimiliano Latorre, trattenuto in India dal febbraio del 2012 insieme al collega Salvatore Girone, nel pomeriggio di ieri ha accusato un malore che ne ha reso necessario il ricovero in un ospedale di New Delhi, dove tuttora è trattenuto in osservazione. Secondo le informazioni trapelate si sarebbe trattato di un attacco ischemico transitorio da cui si sta riprendendo.

«Massimiliano Latorre sta meglio ed è cosciente. È ricoverato nel reparto di neurologia ed è assistito dalla famiglia e dai funzionari dell’ambasciata italiana in India»  lo riferiscono dalla commissione Difesa del Senato, dopo aver sentito al telefono Salvatore Girone, l’altro fuciliere del San Marco detenuto in India e che ha seguito da vicino l’evolversi della situazione. «I medici italiani che seguiranno Latorre stanno arrivando in queste ore a New Delhi insieme al ministro Pinotti – fanno sapere dal Parlamento – e la situazione sembra essere sotto controllo. Questa ingiusta detenzione in India, che loro sopportano con grande senso di responsabilità, è sempre più fonte di malessere. Auguriamo al nostro fuciliere di rimettersi al più presto e, consapevoli che questo non sia il momento delle polemiche, continueremo a percorrere ogni strada diplomatica già attivata dal Governo per riportarli in Italia».

Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, è volata in visita lampo in India per accertarsi di persona delle condizioni di salute di Latorre. Riportare i marò in Italia rimane una delle priorità del governo Renzi: lo ribadisce anche il ministro degli Esteri Federica Mogherini che appena informata  del malore di Latorre ha contattato la compagna del marò, Paola Moschetti, per esprimerle la sua vicinanza sua. Proprio ad agosto, il premier aveva avuto una lunga telefonata con il primo ministro indiano Narendra Modi, durante la quale i due leader avevano condiviso l’importanza di un rilancio dei rapporti bilaterali tra le due democrazie, sia per quanto riguarda gli scambi, sia per la cooperazione internazionale, e nel quadro Ue.

Non si sono fatte attendere le reazioni del mondo politico. Il presidente della commissione Affari Esteri del Senato Pier Ferdinando Casini ha avuto un colloquio telefonico con il ministro della Difesa, mentre più polemico è stato Maurizio Gasparri di Forza Italia: “bene la tempestività della Pinotti – ha commentato- ma cerchi di riportare i marò a casa quantomeno per problemi di salute”. Se per Alemanno di Fratelli d’Italia quanto accaduto è il sintomo di una situazione intollerabile, è duro l’attacco di Adriana Poli Bortone che definisce vergognosa l’intera vicenda. “Sono le famiglie che stanno pagando il prezzo più alto”, hanno commentato, invece,  Vito Alò e Giordano Andreoli, delegati Cocer Marina che chiedono più pragmatismo e meno vane speranze. E’ stata, infatti, proprio la figlia di Latorre, Giulia, a dare notizia di quanto accaduto al papà. In un post su facebook, si è sfogata attaccando tutti coloro continuano a criticare i marò e anche il sistema-paese che sembra amare a tratti Massimiliano e Salvatore.

Sul fronte processuale, potrebbe essere affidato a un nuovo giudice di New Delhi il processo ai due militari, che il primo agosto era stato aggiornato al 14 ottobre. Il magistrato che presiede il tribunale speciale indiano della «session court» a cui è affidato il caso, Bharat Parashar, si occupa infatti dello scandalo delle concessioni minerarie alle compagnie del carbone, un caso al centro del dibattito politico, ed è impegnato in udienze quotidiane che secondo fonti giudiziarie non gli permetteranno di guidare il processo ai due Fucilieri di Marina. Uno scenario, questo, che non fa tramontare l’ipotesi che possa esserci un cambio imminente.

La polizia antiterrorismo Nia, che ha istruito il caso dei marò accusati dell’uccisione di due pescatori indiani, lo ha affidato al tribunale speciale nonostante l’opposizione della difesa che sostiene che la Nia non avesse più competenza dopo aver rinunciato a procedere in base alla legge anti-pirateria. Tensioni alterne hanno animato i due anni di prigionia con l’apice che si è toccato quando nel marzo dello scorso anno, si registrò uno scontro durissimo tra il governo italiano e e quello indiano, con Latorre e Girone che si rifiutarono di far rientro a New Delhi, dopo che la Corte Suprema indiana aveva concesso ai due di tornare in Italia per quattro settimane per votare.

I marò e l’Italia. C’è chi li ricorda con le manifestazioni nelle piazze e con il Colosseo illuminato a giorno; c’è chi li deride, magari in un video che fa la parodia ad una famosa canzone. Qualcuno poi riesce a dare vita  ad iniziative spot, anche solo per farsi quella sana pubblicità che non guasta: è il caso di chi urla ai quattro venti di boicottare i prodotti che provengono dall’India. Infine, non manca il calcio. Croce e delizia di questo paese che ancora una volta riesce a totalizzare e a far sua ogni cosa. L’opinione pubblica ha cercato di convincere Alex Del Piero a non accettare l’ingaggio della Delhi Dinamo, che milita nel massimo campionato indiano. Dopo anni di speranze e illusioni, Salvatore e Massimiliano sono ancora lì.

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