Usa, i media: “Hacker russi violarono i sistemi elettorali per le presidenziali del 2016”

Alcuni hacker, la cui attività è collegata all‘intelligence russa, avrebbero attaccato almeno uno dei fornitori di software per le elezioni americane prima del voto nelle presidenziali dello scorso novembre 2016.

I documenti pubblicati da The Intercept

Le informazioni pubblicate dal giornale online The Intercept, che cita documenti della National Security Agency (Nsa), evidenziano come gli hacker russi siano riusciti a penetrare nel sistema elettorale statunitense più di quanto fosse emerso fino ad ora. Nel dossier classificato dell’Nsa, datato 5 maggio 2017, vengono analizzate le informazioni di intelligence ottenute di recente dall’agenzia federale e fa riferimento al tentativo di hackeraggio durato un mese, con obiettivo alcuni elementi dell’infrastruttura elettorale Usa. The Intercept, inoltre, ha sottolineato che il dossier non contiene “materiale grezzo”, ossia le informazioni di intelligence originarie su cui il rapporto si basa.

L’effetto sulle presidenziali

Nei documenti top secret, l’Nsa fa riferimento ad informazioni “divenute disponibili nell’aprile 2017”. Nonostante ciò, l’agenzia federale statunitense non è in grado di stabilire se l’intervento degli hacker russi abbia prodotto un effetto reale sull’esito del voto, compromettendo la validità di quanto avvenuto l’8 novembre 2016, ossia l’elezione di Donald Trump.

Arrestata una contractor

Inoltre, dai media statunitensi, si è venuto a conoscenza che l’Fbi – la cui attenzione è stata attirata dalla fuga di informazioni – ha arrestato la presunta fonte che avrebbe trafugato il dossier top secret. Si tratta della 25enne Reality Leigh Winner, una contractor della Pluribus International Corporation, che era stata assegnata ad un ufficio federale della Georgia. La giovane è accusata di “aver rimosso materiale classificato da una struttura governativa e di averlo inviato agli organi di stampa”.