UMBRIA JAZZ 2016, AL VIA “JAZZ GOES TO THE MUSEUM” ALLA GALLERIA NAZIONALE


“Il jazz va nel museo”, per usare il titolo dell’edizione 2016 di Umbria Jazz che vede, come principale novità, il ritorno della musica in una delle location più prestigiose ed evocative del capoluogo: la sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria. Il ciclo di concerti, che si svolgeranno tutti i giorni da sabato 9 luglio a domenica 17 luglio a mezzogiorno, riprende una tradizione molto praticata in America ma che in passato anche Umbria Jazz aveva tradotto in eventi memorabili come, per esempio, il pianoforte di Brad Mehldau, Uri Caine e Danilo Rea o il duo Charlie Haden – Pat Metheny. E, naturalmente, non bisogna dimenticare che anche la Galleria Nazionale dell’Umbria ha una antica consuetudine con la musica, visto che è stata la sede di stagioni leggendarie degli Amici della Musica di Perugia.

Il jazz va dunque nel museo dove è custodita la grande arte del Medioevo e del Rinascimento umbro e dell’Italia centrale, e lo fa con un programma colto e curioso. Inoltre, esibendo il biglietto di un concerto di Umbria Jazz 16 si avrà diritto al biglietto di ingresso ridotto per la visita alla Galleria: 40 sale in due piani di Palazzo dei Priori, uno dei maggiori esempi di architettura civile gotica italiana. Vi sono esposte, tra le altre, opere di Piero della Francesca, Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, Arnolfo di Cambio, Pinturicchio, Gentile da Fabriano, Duccio di Boninsegna e, naturalmente, l’artista “di casa”, il Perugino. Per i concerti alla sala Podiani, è stato scelto un programma “italiano” con i musicisti della Tuk Music, l’etichetta fondata sei anni fa da Paolo Fresu, ma che guarda anche all’internazionale con due pianisti ragazzini di cui si parla molto, il cinese A Bu (17 anni) e l’indonesiano Joey Alexander (13 anni) con il suo trio. “Jazz goes to the museum”, il cui programma completo è scaricabile dal sito ufficiale dei Umbria Jazz, è stato reso possibile anche grazie alla fattiva collaborazione del direttore della Galleria, Marco Pierini.