EXPO 2015, IN ARRIVO L’ESERCITO DI 20 MILA VOLONTARI

Un esercito pacifico invade “Expo 2015”, l’esposizione universale dedicata al cibo e all’alimentazione che si svolge a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre. Si tratta dei 20 mila volontari che hanno dato la loro disponibilità ad accogliere e accompagnare le migliaia di turisti che visiteranno i cinque padiglioni tematici a partire da oggi. Un “popolo di cittadini attivi” composto principalmente da giovani studenti universitari, ma anche da stranieri, lavoratori e adulti disoccupati che per la prima volta faranno del volontariato e che, se vorranno, potranno continuare ad essere impegnati anche dopo i sei mesi dell’evento.

I dati sono stati presentati mercoledì scorso dinanzi alla Camera dei deputati durante la conferenza stampa di presentazione dei progetti e delle iniziative promosse dal Centro servizi per il volontariato città metropolitana di Milano (Ciessevi), dal Coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato (CSVnet) insieme al Centro nazionale per il volontariato (Cnv). Iniziative che saranno affiancate anche a quelle di Avis, Caritas Ambrosiana, Federazione italiana dello scautismo e Touring club italiano.

“I volontari saranno oltre 20 mila – ha illustrato Ivan Nissoli, presidente del Ciessevi -. Accanto agli oltre ai 7 mila volontari del progetto Volontari per l’Expo, ci saranno volontari presso il padiglione dell’Unione europea, nelle edicole della Caritas, ci saranno volontari presso il padiglione di Save the Children, ci saranno anche nel padiglione Casa don Bosco e nei padiglioni di diversi Paesi ci saranno molti volontari che vengono dall’estero. Una presenza diversificata che andrà ad avere ruoli e funzioni sul tema accoglienza, dell’accessibilità e sui contenuti, perché si tratta di un evento di carattere educativo”.

Un impegno, quello del volontariato che per Edoardo Patriarca, deputato del Partito democratico e presidente del Cnv,  che “è un esempio di come attorno ad un evento mondiale si sono mosse competenze, abilità e passioni civili che dimostrano che il Paese c’è. Una bella notizia che smonta le tesi secondo le quali la presenza dei volontari in Expo ‘ruba’ lavoro. In realtà la maggior parte dei volontari sono ragazzi che già lavorano e vivono questa esperienza nella gratuità e sono presenti a questo evento anche per capire meglio il mondo in cui vivono”.

Fugato anche il timore che le domande arrivassero soltanto da Milano. Dal capoluogo lombardo, infatti, sono arrivate poco meno di una domanda su tre: un altro 33 per cento è arrivato da altre località della Lombardia, l’11 per cento dal Piemonte, il 6 per cento da Sicilia, Emilia Romagna, Campania e Veneto. Il 9 per cento dall’estero. Sei candidati su dieci, inoltre, hanno meno di 25 anni e il 38 per cento non ha alcuna esperienza di volontariato. Sempre secondo le statistiche, sono gli studenti, infine, la fetta più abbondante di persone ad aver presentato la propria candidatura: sono circa il 60 per cento. Poi ci sono gli inattivi (13 per cento), i lavoratori full time (10 per cento), i part time (7 per cento) ed infine i pensionati (4 per cento). Un’occasione unica e irripetibile per poter avvicinare e conoscere persone e culture altrimenti difficili da raggiungere.