SIRIA, RAID ANTI ISIS A PALMIRA, 21 CIVILI E 12 MILIZIANI MORTI SOTTO LE BOMBE

Ventuno civili, oltre a 12 miliziani dell’Isis, sono stati uccisi in raid aerei delle forze governative siriane ieri a Palmira, città sede di uno dei più importanti siti archeologici al mondo, dal maggio scorso nelle mani dello Stato islamico. Il bilancio è fornito oggi dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Osdh). Tra le vittime civili vi è un numero imprecisato di bambini. Il bilancio sembrerebbe destinato ad aggravarsi perché decine di feriti versano in gravi condizioni.

Si è trattato di “uno dei più duri attacchi degli aerei siriani contro le posizioni di Palmira da quando l’Isis l’ha conquistata il 21 maggio scorso”, ha dichiarato Rami Abdel Rahman dell’Osdh. La maggior parte dei residenti è fuggita da Palmira da quando l’Isis ha assunto il controllo della città, con pochissimi abitanti rimasti oltre ai familiari dei militanti. Le milizie jihadiste hanno bombardato diversi siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

Giovedì i raid del governo su Raqa, la capitale de facto del ‘califfato’ dell’Isis, sono costati la vita a diciotto persone, compresi jihadisti e civili. Secondo l’Osdh, diciassette persone sono state uccise venerdì nei raid aerei del regime contro Idlib, roccaforte dell’Esercito della Conquista, un’alleanza di gruppi islamisti e jihadisti. Abdel Rahman ha riferito che tra le vittime ci sono quattro donne. L’Esercito della Conquista ha perso 17 combattenti nell’assalto sugli ultimi due villaggi controllati dal regime nella provincia nordoccidentale di Idlib.