JOBS ACT, POLETTI: IMPENNATA DI INDETERMINATI NEL 2015

Intervenendo alla Regione Lazio il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha tracciato un primo bilancio dell’occupazione in Italia nei primi mesi del 2015. Il dato positivo viene soprattutto dai contratti a tempo indeterminato che, con il job act, sono tornati ad essere il cuore dei rapporti di lavoro, sia pur con garanzie crescenti e non con quelle previste dal vecchio articolo 18. “Nei primi due mesi del 2015 sono stati attivati 79 mila contratti a tempo indeterminato in più rispetto ai primi due mesi del 2014”. Lo ha detto il ministro del lavoro Giuliano Poletti spiegando che a febbraio 2015 i contratti a tempo indeterminato sono stati il 38,4% in piu’ rispetto allo stesso periodo del 2014.

A gennaio 2015 – secondo quanto si legge nei dati sulle comunicazioni obbligatorie del Ministero del Lavoro – c’e’ stato un aumento dei contratti a tempo indeterminato del 32,5% rispetto a gennaio 2014. In termini assoluti sono stati attivati 40.500 rapporti a tempo indeterminato in più rispetto a gennaio 2014. Per la fascia tra i 15 e i 29 anni la variazione tendenziale è stata positiva per il 43,1%. A febbraio 2015 i contratti a tempo indeterminato sono stati il 38,4% in più rispetto allo stesso periodo 2014 (+38.500 contratti a tempo indeterminato su febbraio 2014).

Per i giovani tra i 15 e i 29 anni l’aumento tendenziale per i rapporti di lavoro stabili è stato del 41,4%. Il Ministero del Lavoro sottolinea che i dati sono da leggere anche in relazione agli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato introdotti con la legge di stabilità 2015 (sgravi contributivi per tre anni). “Sono dati significativi – ha detto Poletti nel corso di una conferenza stampa su Garanzia Giovani – in coerenza con l’obiettivo di stabilizzazione dei contratti. Per me sono dati assolutamente positivi”.