SIRIA, L’ISIS AVANZA VERSO PALMIRA. AD ALEPPO BARILI BOMBA CONTRO I CIVILI: 39 MORTI

In Siria mentre i jihadisti dello Stato Islamico minacciano l’antica città di Palmira, le forze del regime hanno sganciato barili bomba e missili contro alcuni villaggi di ribelli a nord del Paese. Nell’attacco sarebbero stati uccisi 39 civili, di cui 17 bambini,  altre dieci persone sarebbero rimaste ferite. Sull’uso di ordigni contenenti sostanze tossiche, a inizio aprile il quotidiano britannico “The Times” scriveva che gli ispettori dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) hanno aperto un’inchiesta dopo aver prelevato alcuni campioni di terreno nelle zone prese di mira dagli attacchi. Dai test è emerso che Assad continua ad usare bombe al cloro e al cianuro.

Intanto Palmira, antica città siriana dichiarata patrimonio dell’Unesco, rischia di finire sotto la furia devastatrice dello Stato Islamico così come è accaduto nei mesi scorsi in Iraq, dove gli jihadisti hanno letteralmente raso al suolo aree archeologiche e musei della zona settentrionale. L’allarme è stato lanciato dall’Osservatorio siriano secondo cui gli uomini del Califfato dopo violenti scontri nel deserto sono arrivati a circa 2 km dalle rovine dell’antica città. Nell’avanzata i terroristi dell’Isis hanno decapitato dieci soldati siriani, altri 16 sono stati uccisi alle porte della città nuova. “Se Palmira cade sotto il controllo dei jihadisti, sarà una catastrofe internazionale” ha spiegato Maamoun Abdulkarim, il direttore dell’Antichità, sottolineando il valore universale del luogo. Sorta ai piedi dell’Eufrate nel III millennio a.C., venne inizialmente chiamata Tamdor (letteralmente ‘palma’); nella Bibbia nel libro delle Cronache viene citata come città del deserto fortificata da Salomone.