Terremoto a Ischia: estratti vivi dalle macerie i fratellini Ciro e Mattias

Sono stati salvati tutti e due i bambini rimasti sotto le macerie ad Ischia. Dopo aver estratto Mattias (11 anni), i pompieri sono riusciti a recuperare dalle macerie anche Ciro (8 anni), il suo fratellino. Tutti e due, secondo quanto hanno riferito i vigili del fuoco, sarebbero in buone condizioni. “Quando è crollato tutto ho abbracciato mio fratello e poi quando sono arrivati. I soccorritori l’ho spinto fuori per primo”. Lo ha raccontato, a quanto apprende l’Ansa, Mattias ai sanitari che lo stavano curando.

Il bilancio del sisma

Due donne morte, 39 feriti. E’ questo l’ultimo bilancio del terremoto di magnitudo 4 che ha colpito Ischia. La scossa di magnitudo 4, è stata registrata a una profondità di appena dieci chilometri al largo del Golfo di Napoli. I danni maggiori sono stati registrati nella frazione di Casamicciola, sulla costa nord, già teatro di un disastroso sisma nel 1883 che causò 2.300 morti. Dopo il terremoto, si sarebbe verificato un black-out che ha lasciato, per alcuni minuti, il centro abitato completamente al buio.

Le vittime

La scossa di terremoto che ha fatto tremare Ischia, ha causato la morte di due persone. Una donna è morta colpita dai calcinacci caduti dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio, mentre un’altra donna è stata estratta senza vita da sotto le macerie della sua abitazione.

Fuga dall’isola

Durante la notte, grazie a tre corse organizzate sotto il coordinamento del Comando generale delle capitanerie di Porto, 1.051 persone hanno lasciato l’isola di Ischia. Sono state accolte a Pozzuoli dai volontari della Croce rossa italiana, come riportato dall’Agi, prima di allontanarsi autonomamente. Per coloro che sono rimasti sull’isola e hanno bisogno di assistenza, invece, sono stati allestiti due punti di prima assistenza nei due comuni maggiormente colpiti, ossia Casamicciola e Ischia.

Ospedale evacuato

L’ospedale principale, il Rizzoli di Lacco Ameno, è stato prontamente evacuato dopo l’individuazione di alcune crepe sulle pareti. Già nei minuti successivi alla scossa, l’unità di crisi del Cardarelli è stata avviata, per eventuali necessità di trasporto in eliambulanza, ed è scattato il piano di emergenza sanitario per la popolazione. Secondo alcune testimonianze, la scossa ha aperto profonde crepe nelle mura delle abitazioni, costringendo centinaia di persone a riversarsi in strada in attesa che il terremoto cessasse.

Monitoraggio nell’area flegrea

La forte scossa si è verificata alle 20.57, con l’epicentro registrato in mare a 10 chilometri dalla superficie. Il sisma è stato avvertito distintamente anche in altre zone vicine a Casamicciola, come Forio, Serrara Fontana, Lacco Ameno, Barano d’Ischia e Casamicciola Terme. Interessante dall’attività tellurica anche zone più distanti dall’isola di Ischia, come Pozzuoli, Bacoli e Monte di Procida, nonostante non siano stati registrati né momenti di panico né danni a cose o persone. Sul posto sono comunque attivi gli operatori della Polizia Municipale e della Protezione Civile locale, con il vulcanologo Giuseppe Luongo a monitorare la situazione nell’area flegrea, in stretto contatto con l’Istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv).