Aumentano i consumi delle proteine in polvere, tutti i pro e i contro

Il mondo corre alimentato da proteine in polvere. Dall’America all’Europa, è boom delle così dette “proteine macinate”, vendute in contenitori enormi. Tutti le usano: gli anziani che mangiano poco e rischiano di deperire, gli adolescenti in crescita che devono formare muscoli ed ossa, ma anche atleti e gente normale che ha una routine molto serrata ed è alla continua ricerca di energia. Anche i malati oncologici ne fanno un largo uso. Un boom che ha spinto alcuni esperti statunitensi a valutarne i pro e contro con i media Usa. Come riporta l’Ansa, che cita i media americani, “le proteine – affermano gli scienziati – sono necessarie a guarire l’organismo, rimetterlo in forza, aiutare non solo i muscoli ma anche le ossa e le cartilagini. Sia dopo procedure mediche, chirurgiche o radiazioni,sia per gli atleti”.

Argomentazioni a favore

Tra i “pro”, la specialista di oncologia e nutrizionista dell’università della Virginia, Carole Havrila, cita i benefici per chi è avanti con gli anni. “Gli anziani – spiega – sono una parte della popolazione che perde muscolatura, ha poco appetito e diventa più fragile. Per loro quindi le bevande alle proteine sono più facili da ingerire e necessarie”. Per Roberta Mohning, dietologa e nutrizionista di Washington, a favore delle polveri di proteine è anche il loro uso per vegetariani e vegani che in generale non mangiano abbastanza proteine. Altre categorie come adolescenti in rapida crescita e atleti, ha aggiunto ancora Havrila, possono beneficiare dagli shake proteici per sostenere il loro organismo sottoposto a stress particolari.

Le controindicazioni

Ma bisogna fare attenzione. Per la Mohning, “è assolutamente meglio assumere proteine dai cibi integrali”. Gli alimenti naturali sono ricchi di fibre, di sostanze che aiutano la digestione, di vitamine per il sistema immunitario. Insomma hanno un po’ di tutto e non si concentrano in particolare su di un composto come le proteine. Gli shake alle proteine inoltre sono liquidi e non danno un immediato senso di sazietà. A sottolineare i rischi sulla dubbia qualità dei prodotti confezionati è Havrila. In Usa, la Food and drug administration non sottopone infatti ad analisi gli integratori dietetici come invece fa per quelli farmaceutici. In alcuni casi sono state trovate tracce di metalli, caffeina steroidi nelle polveri proteiche.Inoltre il loro contenuto di zuccheri o zuccheri da alcol non è sempre chiaro. Il consiglio degli esperti dunque è se si vogliono provare gli shake proteici, scegliere sempre una marca garantita anche se più costosa.