Gentiloni dalla Fiera del Levante: “Priorità a crescita e lavoro”

“Nella legge di bilancio lavoreremo nei confini consentiti dal fatto che stiamo proseguendo su una politica che mette in regola i conti pubblici, riduce il deficit e consolida il debito italiano, perché abbiamo bisogno di sicurezza per la nostra economia e la messa in sicurezza del sistema continua. E insieme abbiamo bisogno – e useremo tutti i margini possibili – di accompagnare la crescita. Lo faremo innanzitutto sul tema del lavoro: lavoro, lavoro, lavoro come vera priorità”. 

Lo ha detto il Presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, da Bari dove è intervenuto stamani per l’inaugurazione dell’81esima edizione della Fiera del Levante che quest’anno ha scelto come tema “Economia e cultura in un mondo senza confini”. Prima di raggiungere il quartiere fieristico, Gentiloni ha visitato l’azienda Sitael di Mola di Bari, leader nel settore aerospaziale.

La Fiera del Levante

L’edizione 2017 della fiera campionaria, che si chiuderà il prossimo 17 settembre, vede la presenza record di 400 espositori in 20 padiglioni attrezzati. Alla cerimonia inaugurale, che quest’anno si è svolta per la prima volta nel nuovo Centro congressi, erano presenti anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il presidente nazionale dell’Anci e sindaco metropolitano di Bari, Antonio Decaro, il Commissario straordinario della FdL, Antonella Bisceglia, ed il presidente della Camera di Commercio di Bari, Sandro Ambrosi.

L’intervento

“E’ un momento cruciale per la nostra economia e per il percorso che il Paese sta affrontando. Ci sono notizie incoraggianti: la crescita è andata oltre tutte le previsioni fatte fino a un anno fa, il Paese può vantare performance notevolissime soprattutto in alcuni settori. Ma le difficoltà non sono certo alle nostre spalle”, ha proseguito Gentiloni.

“La crescita – ha spiegato – è andata oltre le previsioni, alcuni settori in particolare come l’export e vedremo tra un po’ anche il turismo. Eppure sappiamo che le difficoltà non sono alle spalle. Quel che conta è che la percezione del contesto economico in cui lavoriamo sia migliorata, consapevoli e orgogliosi che dietro queste cifre c’è il lavoro di migliaia di persone che hanno attraversato questa crisi, anche in Puglia”.

La ripresa economica, ha continuato il Premier, ha prodotto anche conseguenze positive in termini sociali: “Il numero di occupati in Italia è tornato ai livelli del 2008 che erano livelli record con 23 milioni di persone al lavoro e il lavoro degli ultimi anni ha quasi interamente recuperato i posti perduti negli anni della crisi più acuta. Dal 2008 al 2013 si sono persi un milione e novantamila posti di lavoro, oltre novecentomila sono stati recuperati negli ultimi tre anni”.

“Abbiamo il dovere di far corrispondere al cammino di sviluppo anche una riduzione delle diseguaglianze e il disagio sociale e abbiamo il dovere di difendere il lavoro. Questa occasione non lasciamocela scappare”, aggiunge il premier.

“Il messaggio che vogliamo dare oggi da qui – ha aggiunto il Premier – è che da diversi anni non ci sono mai state condizioni così favorevoli per investimenti e sviluppo nel Mezzogiorno e in Puglia in particolare. Questa è la consapevolezza che dobbiamo
trasmettere all’esterno: non ci sono mai state condizioni più favorevoli per investire e la prossima legge di bilancio le incoraggerà ulteriormente”.

Vaccini obbligatori

Sui vaccini, il premier ha rivendicato “con orgoglio la decisione del governo sull’obbligatorietà dei vaccini dagli zero ai sei anni. Non possiamo, in un Paese civile e moderno come l’Italia, dare alcuno spazio a posizioni che negano, contraddicono o sminuiscono le conquiste della scienza o le condizioni della salute dei nostri bambini. Abbiamo bisogno di fiducia – ha detto – di istituzioni rassicuranti, che diano certezza della capacità di essere presenti, di difendere il Paese e la salute dei nostri concittadini”.

Decaro: “Basta emergenze”

“Come rappresentante di tutti i comuni italiani rivolgo la richiesta al presidente del Consiglio dei ministri di aiutarci a bandire dal vocabolario la parola emergenza”. Lo ha detto Decaro, rivolgendosi al premier ricordando “il terremoto del 21 agosto ad Ischia, le vittime ed i feriti, le case crollate e le storie spezzate”. Il sindaco del capoluogo pugliese ha poi chiesto al Presidente del Consiglio dei ministri di “aiutarci a sostituire la parola emergenza con le parole prevenzione, regole, difesa del territorio, sicurezza legalità, ricostruzione e comunità”.