Inondazioni in Asia, l’Unicef: “Colpiti 16 milioni di bambini”

Non solo gli Stati Uniti, ma una violenta ondata di maltempo – provocata dai monsoni stagionali – che hanno causato alluvioni ed inondazioni nell’Asia Meridionale, soprattutto in Nepal, Bangladesh e India. Le autorità hanno segnalato che da metà agosto sono state almeno 1.288 le persone che hanno perso la vita, ma in totale sono oltre 45 milioni le persone che sono state colpite.

L’Unicef: “Il peggio potrebbe ancora verificarsi”

“Milioni di bambini hanno visto la loro vita spazzata via da queste devastanti inondazioni e c’è il pericolo che il peggio potrebbe ancora venire se le piogge continueranno“, ha detto Jean Gough, direttore regionale Unicef per l’Asia meridionale.

Bangladesh

Solo in Bangladesh, oltre 8 milioni di persone sono state colpite da inondazioni, tra cui circa 3 milioni di bambini. Si stima che 696.169 case siano state danneggiate o distrutte e 2.292 scuole primarie e comunitarie siano state danneggiate. Nel paese sono già stati registrati più di 13.035 casi di malattie trasmesse dall’acqua.

La situazione in Nepal e in India

In Nepal, 1,7 milioni di persone, tra cui 680.000 bambini, sono state colpite; 352.738 sono sfollati dalle loro case. Oltre 185.126 case sono state danneggiate o distrutte, oltre a 1.958 scuole. In India, quattro Stati dell’ area settentrionale sono stati duramente danneggiati dalle inondazioni, che hanno colpito oltre 31 milioni di persone, tra cui 12,33 milioni di bambini. Circa 805.183 case e 15.455 scuole sono state danneggiate. L’Unicef segnala poi che molte aree rimangono inaccessibili a causa di danni a strade, ponti, ferrovie e aeroporti.

Acqua pulita e kit igienici sono i beni più urgenti

I bisogni più urgenti per i bambini sono: acqua pulita, kit igienici per prevenire la diffusione delle malattie, approvvigionamento alimentare e spazi protetti nei centri di evacuazione in cui i bambini possano giocare.