Papa Francesco all’Angelus: “Solo l’amore dà senso e felicità alla vita”

“Spendere i propri talenti, le proprie energie e il proprio tempo solo per salvare, custodire e realizzare sé stessi, conduce in realtà a perdersi, ossia a un’esistenza triste e sterile. Se invece viviamo per il Signore e impostiamo la nostra vita sull’amore, come ha fatto Gesù, potremo assaporare la gioia autentica”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’Angelus domenicale in Piazza San Pietro, nel quale ha condiviso una riflessione su un brano dell’evangelista Matteo: “La regola d’oro che Dio ha inscritto nella natura umana creata in Cristo è che solo l’amore dà senso e felicità alla vita”. Il Santo Padre, a questo proposito, ha ricordato quando Pietro, saputo che Gesù, “a Gerusalemme, dovrà patire, essere ucciso e risorgere”, lo rimproveri perché “non può accadere a Lui”, ricevendo a sua volta il rimprovero del Maestro poiché egli “non pensa secondo Dio, ma secondo gli uomini”.

La via dell’amore

La solida pietra sulla quale avrebbe edificato la sua Chiesa, in quel momento diviene “un ostacolo, una pietra d’inciampo sulla strada del Messia” e Gesù sa che i suoi discepoli “hanno ancora molta strada da fare per diventare suoi apostoli”. Questo perché la via da percorrere, ha spiegato ancora il Pontefice, è quella di rinnegare se stessi e seguirlo: “Sempre, anche oggi, la tentazione è quella di voler seguire un Cristo senza Croce, anzi, di insegnare a Dio la strada giusta. Ma Gesù ci ricorda che la sua via è la via dell’amore, e non c’è vero amore senza il sacrificio di sé”. Per questa ragione, ha detto ancora Papa Francesco, “siamo chiamati a non lasciarci assorbire dalla visione di questo mondo, ma a essere sempre più consapevoli della necessità e della fatica per noi cristiani di camminare controcorrente e in salita”.

L’amore di Cristo, cibo e bevanda

“Chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà”. Le parole di Gesù, ha spiegato il Papa, si costituiscono di “una grande sapienza sempre valida” e “sfidano la mentalità e i comportamenti egocentrici. E’ nella celebrazione Eucaristica che riviviamo il mistero della Croce e “in cui il Figlio di Dio perde completamente Sé stesso per riceversi di nuovo dal Padre” e così ritrovare tutti noi, “che eravamo perduti”. Ed è partecipando alla Messa che “l’amore di Cristo crocifisso e risorto” diviene “cibo e bevanda, perché possiamo seguire Lui nel cammino di ogni giorno, nel concreto servizio dei fratelli”.