Test atomico in Corea, il mondo condanna. Trump: “Capiscono solo una cosa”

E’ pioggia di condanne dopo lo spaventoso test nucleare della Corea del Nord. La detonazione della bomba H che ha scosso il suolo terrestre nel suo lato nordorientale: dalla Cina alla Francia, passando per la Russia, le stigmatizzazioni per l’iniziativa del regime di Kim sono rimbalzate in tutto il globo, sempre più alle prese con una minaccia nordcoreana al limite del sostenibile. Il nuovo test, arrivato secondo le autorità del nord della Penisola “in risposta alla grande prova di forza e coordinamento dimostrata da americani, coreani e giapponesi”, è stato il più potente finora tentato dal regime: addirittura 100 kilotoni, una potenza 5 volte superiore alla bomba che fu sganciata su Nagasaki nel 1945, capace di provocare due differenti scosse sismiche.

Cina: “Forte e risoluta condanna”

Ma il vero terremoto, Kim lo ha provocato fra i vertici delle potenze mondiali, attirando reazioni di condanna anche da parte dei suoi potenti vicini. Il canale “Cgtn” (in lingua inglese) della tv statale “Cctv”, ha riportato la ferma remora del Ministero degli Esteri cinese che, dopo aver cercato a lungo di mitigare i toni, sembra aver messo da parte ogni giudizio “leggero”, ritrovandosi ad affermare che la Corea “ha ignorato le dure sanzioni (adottate) della comunità internazionale effettuando ancora una volta un test nucleare. Il governo cinese esprime la sua più forte e risoluta condanna di questo test”. Il tutto mentre, a Xiamen, è in corso l’importante Brics con i rappresentanti di India, Brasile e Russia.

Corea, il tweet di Trump

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non ha fatto immediatamente sentire la propria voce, da Mosca è arrivata una nota del Ministero degli Esteri che, dopo aver condannato l’azione di Kim, invita alla prudenza: “Nelle presenti circostanze, è imperativo rimanere calmi e astenersi da qualsiasi azione che possa portare a una ulteriore escalation della tensione”. Nell’attesa di un tweet da Washington, è arrivata anche la voce di condanna del presidente francese, Emmanuel Macron, il quale ha richiesto “un intervento tempestivo e con la massima fermezza da parte delle Nazioni unite”, in merito all’ultima provocazione della Corea del Nord. Un giro di rimostranze che ha coinvolto le potenze mondiali ma che, al momento, fa solo da contorno a una situazione di tensione ancora al massimo. Per questa ragione la reazione degli Usa era quella più attesa. E, alla fine, l’attesa replica (la prima di una lunga serie) del Tycoon è arrivata: “La Corea del Sud sta realizzando, io glielo avevo detto che il dialogo non funziona e che la Corea del Nord capisce solo una cosa….”.