Russia. Chiesa in campo per aiutare i tossicodipendenti

 

Quella della tossicodipendenza è una piaga in Russia. Viktor Ivanov, capo del Servizio federale russo antidroga, spiegava due anni fa che i tossicodipendenti nel Paese sarebbero circa 7milioni e trecentomila, 146 volte più di quanti erano negli anni ottanta.

Il sostegno della Chiesa

Per far fronte a questa emergenza, è scesa in campo anche la Chiesa ortodossa russa. Sei anni fa è stato inaugurato il Fondo di beneficenza “San Giovanni di Kronštadt”, con cui si aiutano le vittime della droga. Finora – come ricordato in una conferenza a Mosca nei giorni scorsi – sono stati spesi 84milioni di rubli per la realizzazione dei relativi progetti, 46 e mezzo dei quali ottenuti grazie a premi e sovvenzioni statali o non governative.

L’Osservatore Romano riferisce che “nel convento delle Sante Marta e Maria il vescovo di Orekhovo-Zuevo, Panteleimon, presidente del Dipartimento sinodale per le opere di beneficenza e gli affari sociali del patriarcato di Mosca, ha celebrato la divina liturgia assieme al vescovo di Kamensk e Alapayevsk, Metodio, direttore del Centro di coordinamento per la lotta alla tossicodipendenza nonché presidente del consiglio di amministrazione del fondo di beneficenza”.

Tossicomani che riscoprono la fede

Panteleimon ha invitato i preti, in ogni diocesi, a conoscere il centro ecclesiastico di riabilitazione più vicino dove indirizzare il tossicomane che chiede aiuto e ad attivarsi per offrire una qualche forma di supporto ai familiari. Dal canto suo – prosegue il quotidiano vaticano – Metodio ha sottolineato che uno dei principali problemi da superare è lo “stigma” affibbiato ai tossicodipendenti, percepiti come criminali: “C’è la tendenza a volerli punire più che ad aiutarli, curarli, salvarli. Bisogna raccontarne le storie per capire”. In tanti, in questo percorso di riabilitazione, imparano a rispettare le regole della vita monastica, incontrano o riscoprono la fede.

Le altre iniziative

Sono circa 1500 le persone coinvolte come volontarie nelle opere di carità guidate dal vescovo Panteleimon. Non solo sostegno ai tossicodipendenti. Case per madri, rifugi per anziani invalidi soli, orfanotrofi, un servizio infermieristico per bambini, varie iniziative per assistere i senzatetto, centri di ascolto: tante sono le iniziative portate avanti in questi anni.