La plastica? Per i pesci ha lo stesso odore del cibo

mare

I pesci non ingeriscono la plastica per caso, ma la mangiano perché, per loro, ha lo stesso odore del cibo. E’ quanto viene affermato in uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of Royal Society B.

La ricerca

La scoperta, come riporta l’Ansa è stata fatta dai ricercatori americani del Bodega Marine Laboratory dell’Università della California. Gli studiosi hanno pescato vari banchi di acciughe e le hanno trasportate nell’acquario di San Francisco. Qui, i pesci sono stati nutriti sia con del krill – ossia dei piccoli organismi di cui si nutrono molti pesci di piccole dimensioni – sia con del polipropilene – cioè la plastica con cui sono fatti i tappi delle bottiglie e i contenitori dei detersivi – lasciato a macerare per circa tre settimane al lago del laboratorio di Bodega. Secondo quanto riferito, sei banchi di 200-400 acciughe ciascuno sono stati esposti a tre concentrazioni diversi di krill e plastica. Entrambi i “pasti” sono stati graditi in egual maniera, ignorando solo le microplastiche più diluite.

Le conclusioni dei ricercatori

Gli scienziati statunitensi hanno spiegato che, in realtà, a ingannare i pesci non è la plastica in quanto tale, ma la patina di alghe e altro materiale biologico che avvolge i detriti del mare e li fa profumare come il cibo a cui le acciughe sono abituate.

Il problema non riguarda solo i pesci

Questa scoperta apre un finestra su un problema ben più grave. Infatti, la plastica ingerita dai pesci “viaggia” per tutta la catena alimentare. Le acciughe sono prede di uccelli, pesci di dimensioni più grandi e anche dell’uomo. Ciò fa sì che le microplastiche siano ingerite anche da noi, con conseguenze per la nostra salute non ancora molto chiare.