Supercoppa Italiana, all’Olimpico la Lazio trionfa sulla Juventus al 93′

E’ festa biancoceleste allo Stadio Olimpico di Roma, dove la Lazio trionfa sulla Juve aggiudicandosi la Supercoppa Italiana. Sfatato il tabù bianconero: la squadra capitolina non vinceva contro la Vecchia Signora da dieci partite. Al 93′ Murgia, su assist di Lukaku, firma la rete del 3-2 che fa esplodere la gioia degli uomini di Simone Inzaghi, tanto bravi a portarsi sul 2-0 e a controllare la gara, quanto ingenui a farsi rimontare dalla doppietta di Dybala, che ha iniziato nel migliore dei modi la sua avventura con la maglia numero 10.

La partita

E’ la Juventus a inizia le danze: Alex Sandro sfonda sulla sinistra e trova Cuadrado, fermato a pochi passi da Strakosha. Il portiere biancoceleste è attento sulle conclusioni di Dybala e Higuain. Ma se nei primi minnuti è la Juve ad avere il controllo del match, col passare del tempo le parti si invertono clamorosamente. Il corner insidioso calciato da Luis Alberto e respinto da Buffon fa un po’ da sveglia al gioco biancoceleste: lo spagnolo, scelto da Inzaghi per galleggiare tra centrocampo e trequarti per supportare Immobile assieme a Milinkovic-Savic, diventa la mossa vincente. L’ex Liverpool crea superiorità col suo dinamismo, imitato dal serbo, che ‘scippa’ Khedira alla mezz’ora (destro alto). Spifferi bianconeri che si trasformano in improvvise voragini: verticalizzazione per Immobile, Benatia e Chiellini sono in ritardo, Buffon non può far altro che atterrare l’ex Torino in area. Rigore trasformato in gol lo stesso Immobile: Lazio 1, Juve 0. I bianconeri accusano il colpo e i capitolini provano a straripare: da Luis Alberto a Milinkovic, tacco di prima per Basta che trova Buffon sul suo destro; poi bolide di Lucas Leiva deviato in corner dal portiere azzurro. Altro contropiede centrale della Lazio: Luis Alberto, sempre lui, si infila alla perfezione tra Pjanic e Khedira, poi è troppo egoista perché ignora Basta e Milinkovic meglio posizionati.

Il secondo tempo

Il fondamentale intervento di de Vrij in anticipo su Dybala dà il la a una ripresa iniziata senza sostituzioni ma con la Lazio che, al 55′, trova il bis: cross di Parolo, Immobile salta in anticipo su Barzagli e di testa indovina l’incrocio dei pali. Nulla da fare per Buffon, la Lazio vola sul 2-0. Allegri corre ai ripari con Douglas Costa e De Sciglio per Cuadrado e Benatia, poco dopo toccherà a Bernardeschi, entrato al posto di Mandzukic, ma Immobile avrebbe addirittura l’opportunità del 3-0: puntuale Buffon in uscita bassa. Il brasiliano ex Bayern dà la scossa: il suo mancino viene disinnescato da Strakosha, poi brivido per l’estremo difensore biancoceleste su un suo cross. Si rivede la Lazio: destro di Luis Alberto, Buffon in angolo. Sembra finita, ma la Juventus si rianima improvvisamente: lampo di Dybala, punizione splendida e la Juve accorcia all’85’. Poi altro guizzo di Douglas Costa, difesa laziale in bambola e Marusic, da poco in campo, atterra Alex Sandro. Ineccepibile il penalty, come la trasformazione di Dybala: 2-2. Ma al 93′, i biancocelesti evitano i supplementari: Lukaku affonda sulla sinistra, sorpassa De Sciglio e appoggia per Murgia. Il centrocampista nato e cresciuto a Formello, insacca la palla in rete, regalando la quarta Supercoppa alla Lazio proprio sotto la Curva Nord.