Egitto, attentato kamikaze a un checkpoint: 7 morti, 2 sono bambini

Ennesimo attacco kamikaze in Egitto, dove si è verificata un’esplosione nei pressi di un checkpoint militare nel nord del Sinai. Al momento, il bilancio parla di sette civili deceduti, tre uomini, due donne e due bambini. La notizia è stata diffusa, tramite un comunicato, dall’esercito egiziano.

L’esplosione

La detonazione si sarebbe verificata quando un veicolo imbottito di esplosivo – che in un primo momento ha cercato di forzare le barriere d’ingresso a sud della città di Arish – si è scontrato con un carro armato che presidiava la postazione. Il portavoce delle forze armate egiziane ha spiegato che se l’autobomba fosse arrivata al posto di blocco, il bilancio delle vittime sarebbe stato ben più grave. Infatti, l’esplosione avrebbe potuto causare la morte di almeno 50 militari egiziani.

Confermato l’attentato terroristico

Le autorità del Cairo hanno confermato che l’esplosione è il frutto di un attentato terroristico. Una sorta di vendetta contro l’esercito egiziano, impegnato da tempo nel Sinai in una battaglia contro un gruppo affiliato al sedicente Stato Islamico. Non si tratta del primo attacco contro un checkpoint in Egitto. Anche lo scorso gennaio, un kamikaze aveva fatto esplodere un camion bomba contro un posto di blocco, vicino ad un edificio della polizia causando diversi morti e feriti. Il terrorista, in questo caso, aveva utilizzato un camion per la raccolta dell’immondizia, imbottito di esplosivo. L’esplosione, secondo fonti locali, aveva distrutto 3 piani dell’edificio e causato la morte di nove persone.