VACCINI OBBLIGATORI: FAVOREVOLI O CONTRARI?

Non si placano le proteste di piazza nel nostro Paese contro l’obbligo vaccinale introdotto dal decreto legge 7 giugno 2017, n. 73. Ad essere interessati tutti i bambini da 0 a 16 anni che devono accedere a nidi, materne e scuola dell’obbligo. “Non siamo contro le vaccinazioni – sostiene il Comitato per le libertà di scelta vaccinale – siamo per la libertà di scelta“. Il provvedimento contestato – Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale – si è reso necessario, secondo la ministra della salute Beatrice Lorenzin, in seguito al “calo drammatico delle coperture per le principali profilassi, tutte ormai al di sotto della soglia del 95% raccomandata dall’Organizzazione mondiale della Sanità” (la cosiddetta “immunità di gregge” che consente di tutelare anche chi, per motivi di salute, non può essere vaccinato). Dopo le ultime modifiche al testo le vaccinazioni obbligatorie passano da 4 a 10. Previste multe salate a genitori e tutori che non osservano l’obbligo di vaccinazione. E chi continuerà ad ignorare il calendario delle vaccinazioni verrà segnalato dall’Azienda sanitaria locale alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni per “gli eventuali adempimenti di competenza”.

Dissenso

Anche alla redazione di Sempre sono arrivate alcune lettere su questo tema. I lettori chiedono di far sentire la voce di chi si oppone alla scelta dell’obbligatorietà, che in altri Paesi europei non c’è, segnalando la giornata di studio che si è tenuta il 3 giugno a Firenze dal titolo Libertà di cura: una scelta europea (su Youtube si trovano i video degli interventi). La questione posta dalla voce del dissenso è se sia giusto che ci sia un “pensiero unico” in medicina, e l’affermazione del “diritto alla libertà di cura, all’autodeterminazione in materia di salute e all’inviolabilità della persona umana”. Si contesta il fatto che il medico con questo decreto dovrà rispettare i protocolli burocratici e non potrà più consigliare in scienza e coscienza cosa ritiene più opportuno, altrimenti rischierà la radiazione dall’albo.

Diminuisce la copertura

La diminuzione delle coperture vaccinali (dati Ministero della salute 2016) ha avuto inizio nel 2013. In calo la copertura vaccinale polio e morbillo. A fronte degli 844 casi di morbillo segnalati nel 2016, dall’inizio del 2017 ne sono già stati registrati 2.851, con un incremento di oltre il 500% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante la sotto-notifica (www.salute.gov.it, Guida ai nuovi obblighi vaccinali). C’è stato un cambiamento culturale da parte dei genitori con figli in età vaccinale, segnala il Censis in “Quaderni del Ministero della Salute, n. 27. Vaccinazioni, stato dell’arte, falsi miti e prospettive. Il ruolo chiave della prevenzione”. “La dimensione collettiva si perde e diventa dominante la scelta individuale”.

C’è da dire che i genitori intervistati segnalano di essere rimasti insoddisfatti dalle informazioni ricevute dai pediatri e dal servizio vaccinale delle Asl. L’80% di loro perciò si è fatta un’opinione sui vaccini su internet, social, forum, blog. Tra le cause illustrate nella guida del Ministero che hanno contribuito al calo vaccinale, oltre alle “teorie prive di fondamento scientifico” diffuse dalle fake news, c’è anche la “falsa correlazione tra vaccini e l’insorgere di alcune patologie (es: autismo)”. E’ consigliabile dare una sbirciatina a Butac, il blog che smaschera le bufale, disinformazione e frodi online. (www.butac.it).

Intanto il presidente della Regione Veneto ha avviato la procedura per impugnare davanti alla Corte Costituzionale il decreto del Governo sull’obbligo vaccinale. “Non siamo contro i vaccini, né intendiamo metterne in discussione la validità – ha precisato – ma siamo contrari alle modalità coercitive che inquietano i genitori e finiranno per favorire l’abbandono della scelta vaccinale”. C’è il rischio che il problema vaccini si trasformi sempre più in scontro politico e ideologico, facendo passare in secondo piano la ricerca scientifica.

Tratto da Sempre