Orrore in Pennsylvania, 20enne confessa l’omicidio di 4 coetanei: i corpi ritrovati in una fossa

Una rivelazione orribile quella del ventenne Cosmo DiNardo, statunitense residente nella piccola comunità rurale di Bucks County, in Pennsylvania: il ragazzo ha infatti confessato agli inquirenti di aver avuto un ruolo (come esecutore materiale dei delitti o come partecipante) nella scomparsa di quattro suoi coetanei, svaniti nel nulla da alcuni giorni. Il giovane ha raccontato, in sede di interrogatorio, di aver celato i corpi all’interno di una fossa situata nel terreno della fattoria di famiglia, a qualche chilometro da Filadelfia, dove sono stati poi effettivamente ritrovati. Dietro l’orrore, una vicenda legata al traffico di droga: secondo quanto finora emerso dalle indagini, i 4 giovani sarebbero stati uccisi separatamente, dopo aver forse effettuato con DiNardo delle transazioni di stupefacenti.

I dubbi sulla confessione

Fin dall’inizio dell’indagine, il 20enne era stato definito come “una persona di interesse”, in quanto conoscente di alcune delle vittime, coinvolto in piccoli precedenti penali e sofferente di alcuni disturbi psichici. Gli inquirenti avevano setacciato, senza esito, le zone frequentate dai ragazzi per circa una settimana, fino all’interrogatorio di DiNardo, avvenuto per il furto di un’auto (appartenente a uno degli scomparsi) che aveva tentato di rivendere per 500 dollari. Sulle effettive responsabilità del giovane, però, la polizia mantiene qualche riserva, nutrendo dei dubbi sul fatto che DiNardo, nelle sue condizioni di instabilità mentale, possa aver fatto tutto da solo. Finora solo uno dei corpi è stato identificato, quello del 19enne Dean Finocchiaro.

I sospetti su DiNardo

Uscendo dalla sede dell’interrogatorio, il giovane si sarebbe limitato a dire un confuso “mi dispiace”. DiNardo e la sua famiglia sono piuttosto conosciuti nella zona e, secondo quanto riportato dagli abitanti, molto spesso il ragazzo avrebbe raccontato di aver ucciso delle persone, rivelando delle manie omicide. Alle sue parole, tuttavia, non era evidentemente mai stato dato molto peso, forse proprio alla luce delle sue patologie. Al momento, però, Cosmo resta il sospettato numero uno della strage di Bucks County anche se, come precisato dal procuratore distrettuale, la confessione spontanea gli eviterà la richiesta della pena di morte. Gli inquirenti, cercando di far luce su un caso che presenta ancora molti lati oscuri, procederanno all’identificazione degli altri corpi ritrovati all’interno della fossa. Assieme a Finocchiaro, erano scomparsi i suoi amici Mark Sturgis, 22 anni, Tom Meo, 21, e Jimi Tar Patrick, 19. Quest’ultimo, a quanto pare, era stato compagno di scuola di DiNardo.

 

Foto: FoxNews