Covid-19, Brindisi: una truffa da 700mila euro

Una speculazione colossale ha portato all'intervento degli agenti della Guardia di Finanza. Ieri, la denuncia del commissario Arcuri

Molise
Mascherine

La Guardia di Finanza ha alzato l’attenzione nei confronti delle truffe online. Le speculazioni ignominiose in questi giorni di sofferenza continuano. Addirittura su materiali come presidi sanitari. Merce rara che in diverse occasioni significa proteggersi da un nemico piccolo ma mortale. A Brindisi, i militari della finanza hanno scoperto una truffa online da 700mila euro.

La truffa

Vendevano online, chiedendo il pagamento anticipato, mascherine Ffp3, tra le più richieste per l’emergenza Coronavirus, ma non hanno mai consegnato i prodotti per cui avevano raccolto ordini per 700mila euro anche da clienti nelle zone più colpite dalla pandemia, tra cui Brescia. La presunta truffa è stata scoperta a Francavilla Fontana (Brindisi) dove i militari della guardia di finanza hanno sequestrato oltre 700.000 euro che sarebbero stati versati dagli acquirenti a un’azienda i cui titolari, padre e figlio, sono stati denunciati. L’azienda, a quanto si apprende, agiva da intermediario tra chi avrebbe prodotto le mascherine e i clienti. Vittime del presunto raggiro sarebbero più di 100 clienti, tra farmacie, parafarmacie, associazioni di volontariato operanti sull’intero territorio nazionale.

L’allarme di Arcuri sulle speculazioni

“Una mascherina chirurgica non può essere rivenduta ad un prezzo 10 volte maggiore del costo, questo non è libertà di mercato ma una speculazione due volte insopportabile, perché non si specula sui bisogni degli altri e perché non si specula sulla vita degli altri”, ha detto ancora Arcuri dopo una serie di segnalazioni sul rincaro dei prezzi delle mascherine. “Anche pochi casi sono intollerabili – ha aggiunto – vanno denunciati e combattuti. Le forze dell’ordine sono già intervenute e continueranno a farlo”.