Israele autorizza la realizzazione di un nuovo insediamento in Cisgiordania

Via libera di un comitato edilizio del ministero israeliano della Difesa ai lavori per la costruzione di 102 case ad Amichai, un nuovo insediamento ebraico in Cisgiordania, il primo da 25 anni a questa parte. Amichai -che sorgerà tra Shiloh ed Eli a nord di Ramallah nei Territori – è destinato, in base a decisioni dello scorso febbraio, ai residenti di Amona, avamposto illegale abbattuto da Israele.

Il nuovo insediamento fa parte di un piano complessivo, già deciso ma finora congelato, per circa 2.600 nuove case in Cisgiordania. L’ok all’edificazione è stata reso noto da “Arutz Sheva” (Canale 7), emittente del movimento dei coloni. Per la piena realizzazione del piano manca ancora la progettazione definitiva. I residenti dell’avamposto illegale di Amona – ai quali è destinato il nuovo complesso secondo gli impegni presi dal governo di Benjamin Netanyahu nel febbraio scorso quando Amona fu distrutto – fino ad ora hanno vissuto negli insediamenti vicini di Ofra e Shiloh, in Cisgiordania. Un portavoce dei residenti – citato dallo stesso “Arutz Sheva” – ha detto che la comunità è “lieta per l’autorizzazione data all’inizio dei lavori, anche se per ora si tratta solo delle infrastrutture e non della costruzione vera e propria degli edifici stessi”.

Per quanto riguarda il piano complessivo delle 2.600 case (di cui fa parte Amichai), già la settimana scorsa c’era stato il primo via libera. Si tratta, secondo i media, in gran parte di progetti negli insediamenti maggiori (ma non solo) che erano stati finora congelati per varie ragioni, non ultime la recente visita in Israele del presidente Usa Donald Trump.