Crisi diplomatica nel Golfo: stop di 5 Paesi alle relazioni diplomatiche col Qatar

Crisi diplomatica nel Golfo Persico. Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi e Bahrain hanno annunciato lo stop dei rapporti diplomatici col Qatar. La mossa delle quattro nazioni arabe approfondisce ulteriormente la divisione tra i Paesi del Golfo per il presunto sostegno qatariota ai gruppi islamici. L’Arabia Saudita afferma che le truppe qatariote sarebbero state ritirate dalla guerra in corso in Yemen. Il Bahrein accusa il Qatar per “l’incitamento dei media, il sostegno alle attività terroristiche armate e i finanziamenti legati a gruppi iraniani per sabotare e diffondere il caos in Bahrein”. Successivamente al gruppo di Paesi si è aggiunto anche il governo riconosciuto a livello internazionale dello Yemen, cioè quello guidato da Abd Rabbo Mansur Hadi.

Bahrain, Egitto, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti hanno anche annunciato il ritiro del loro personale diplomatico dal Qatar, nazione ricca di gas e che ospiterà i Mondiali di calcio del 2022. Le quattro nazioni arabe hanno annunciato anche di voler tagliare il traffico aereo e marittimo verso il Paese peninsulare. E infatti tanto Etihad, compagnia di bandiera degli Emirati, quanto Emirates, vettore di Dubai, hanno annunciato la sospensione dei voli verso il Paese vicino. “E’ una decisione ingiustificata” ha commentato in un tweet, riportato dall’agenzia di stampa cinese Xinhua, il ministro degli Esteri del Qatar. “Mettere sotto tutela lo Stato del Qatar è l’obiettivo evidente della decisione saudita, del Bahrain e degli Emirati Arabi Uniti, presa in coordinamento con l’Egitto” ha aggiunto in un comunicato il ministro qatariota. “Constatiamo con rammarico che in una fase (regionale) così pericolosa, i tre Paesi (del Golfo) vedono il Qatar come la minaccia più importante“.

La prima conseguenza della crisi diplomatica ha riguardato i mercati finanziari. La borsa del Qatar ha accusato il colpo. All’avvio l’indice generale del mercato ha ceduto il 5,7%. Poco mossi i mercati degli altri paese dell’area come Emirati (-0,78%), Arabia Saudita (+0,93%) e Oman (-0,12%). Le tensioni nel Golfo hanno anche provocato un rialzo del prezzo del petrolio sui mercati internazionali. Il greggio Wti del Texas sale dell’1,6% a 48,46 dollari al barile mentre il Brent avanza dello 0,6% a 50,56 dollari.