A Versailles l’incontro tra Macron e Putin, il presidente russo: “Unire i nostri sforzi contro il terrorismo”

Macron riceve a Versailles, nei pressi di Parigi, Vladimir Putin, con il quale inaugura un’importante mostra sui 300 anni delle relazioni franco-russe. Un bilaterale che si pone l’obiettivo di rilanciare il dialogo tra la Francia e la Russia dopo 5 anni di tensioni diplomatiche e di divergenze politiche sulle questioni siriana e ucraina. L’inquilino dell’Eliseo tiene testa al presidente russo, affermando, al termine dell’incontro: “Qualsiasi utilizzo di armi chimiche” in Siria “sarà oggetto di rappresaglia e risposta immediata da parte dei francesi”. Da parte sua, il capo del Cremlino aggiunge: “Dobbiamo unire i nostri sforzi contro il terrorismo”. Inoltre, nella conferenza stampa congiunta, Macron, torna sulla questione dell’interferenza dei media russi nel voto dei francesi, e ricorda che “da parte di Russia Today e Sputnik, che non sono dei media ma degli strumenti di interferenza, c’è stata un’ingerenza grave durante il processo elettorale di un paese democratico”. Nell’incontro, il presidente Macron riferisce anche di aver parlato del rispetto delle minoranze, facendo riferimento alla situazione dei lager per omosessuali in Cecenia e alle ong in Russia.

A Versailles per i 300 anni di relazioni diplomatiche

Non casuale la scelta del luogo per il bilaterale. Fuori Parigi, Macron accoglie il capo del Cremlino con tanto di picchetto d’onore. Una cerimonia d’accoglienza che Putin commenta con un semplice: “Sono impressionato”. Prima del colloquio privato, durato oltre tre ore (ben più del previsto) nelle sale della reggia del Re Sole, i due capi di stato si scambiano una cordiale stretta di mano. Significativo anche il contesto dell’incontro, l’inaugurazione di una mostra su Pietro il Grande, lo zar di Russia che tre secoli fa, nel 1717, avviò i rapporti diplomatici tra Mosca e Parigi. “Fu il simbolo di quella Russia che volle aprirsi all’Europa – afferma Macron nella conferenza stampa finale al fianco di Putin -. L’importante è il dialogo – ha avvertito – da 300 anni, Francia e Russia non hanno mai interrotto la loro reciproca amicizia”.

La condanna di Macron delle armi chimiche in Siria

“Qualsiasi uso di armi chimiche in Siria – avverte – sarà oggetto di rappresaglia e di risposta immediata”. Il presidente francese riferisce di aver “indicato in modo molto chiaro” a Putin “questa nostra linea rossa”, che non si deve superare. Tra gli altri temi, quello della “transizione e stabilità”, condivisi da Putin, il quale si concentra sulla lotta al terrorismo parlando della Siria:”Per noi è la priorità”. Macron propone di istituire un gruppo di lavoro, con esperti che possano andare a Mosca per una collaborazione. La risposta di Putin: “Noi riteniamo che non si debba lottare contro la minaccia terroristica distruggendo lo Stato siriano”.

I lager per omosessuali in Cecenia

Parlando poi della Cecenia e dei diritti umani in Russia, Macron annuncia che Putin assicura “verifiche” e “misure” per avere la “verità completa” sui sospetti lager per omosessuali. Noi, aggiunge il giovane presidente francese, “vigileremo” su questi temi, precisando di aver convenuto su una “verifica comune” che dia risultati “all’altezza delle attese della Francia”. E sull’ingerenza del voto in Francia, Macron replica ad un giornalista: “Quando degli organi di stampa diffondono controverità infamanti, non si tratta più di giornalisti, ma di organi di propaganda”. Da parte di Russia Today e Sputnik, c’è stata “un’ingerenza grave”. Putin controbatte: “Non abbiamo mai tentato di influenzare il risultato del voto francese”. Quanto alla visita di Marine Le Pen a Mosca prima del voto, il leader del Cremlino commenta: “Non vedo come avrei potuto rifiutare di riceverla”