Sgominata la “banda delle occupazioni”, specializzata nel “furto” di case popolari

In questo caso le luci a San Siro le fornivano davvero, dal momento che l’allaccio della corrente era uno degli step previsti dalla cosiddetta “banda delle occupazioni” che, sistematicamente, effettuava effrazioni di case popolari allo scopo di fornire abusivamente abitazioni a persone di diversa estrazione sociale e religiosa. Applicando peraltro quello che è risultato essere un vero e proprio tariffario calibrato. E’ stata sgominata dalla Polizia la banda di cinque egiziani che, nel quartiere milanese con la più alta densità di occupazioni abusive, si adoperava per rintracciare, “requisire”, arredare e infine mettere a disposizione di potenziali occupanti gli appartamenti adocchiati, alla stregua di una vera agenzia immobiliare.

Come un’agenzia

A individuare i 5 criminali, di età compresa fra i 23 e i 36 anni, gli agenti del commissariato Bonola, arrivati alla loro identificazione al termine di un’indagine avviata nel 2015. In totale, sarebbero non meno di 800 le abitazioni “controllate” dalla banda che, come appurato nel corso dell’inchiesta, si riuniva in un bar del quartiere per pianificare i raid ed eventualmente incontrare i destinatari della casa. Le operazioni erano messe in atto sempre col medesimo sistema e con ruoli ben definiti, dall’individuazione degli immobili allo sfondamento (con risistemazione annessa) dell’uscio di accesso, in un caso messo in atto rimuovendo completamente la porta con l’ausilio di una motosega (per poi sostituirla con una blindata), fino al suddetto allaccio della luce e alla fornitura dei mobili e degli altri accessori di arredo.

Le accuse

Tutti gli appartamenti in questione, almeno sulla carta, risultavano gestiti dall’ente case popolari ma, in realtà, vertevano sotto il “controllo” dell’organizzazione che, in alcuni casi, era riuscita ad accaparrarsi illegalmente interi edifici. Inoltre, i membri della banda restavano al fianco degli occupanti per tutta la durata delle procedure di “affitto”. Anche per questo, a seguito dell’arresto, oltre all’accusa di occupazione abusiva, ai cinque è stata addossata anche quella di associazione a delinquere.