Moto Gp: Pedrosa trionfa a Jerez, davanti a Marquez e Lorenzo. Male le Yamaha

Un meraviglioso Daniel Pedrosa trionfa a Jerez davanti al suo pubblico, piazzandosi sul gradino più alto del podio davanti a un altrettanto splendido Marc Marquez che, dopo un avvio choc, si trova ora a sole 4 lunghezze dalla vetta del mondiale. Un risultato ottenuto anche in virtù del clamoroso flop Yamaha, con Vinales sesto e Rossi solo decimo. La terza posizione, invece, se la guadagna uno strepitoso Jorge Lorenzo su Ducati, regalando al pomeriggio di Moto Gp, in Spagna, un podio tutto iberico. Bravo, anzi bravissimo Dani, che dà conferma di tutto il suo spessore tecnico mettendo in fila i giovani rampanti Marquez, Vinales e Zarco (quarto) e dimostrando che, in fondo, non aver messo in bacheca finora un titolo mondiale è stata più che altro questione di sfortuna.

Pedrosa imprendibile

Doppietta Honda, doppio passo falso Yamaha. In mezzo, una Desmosedici guidata dallo spagnolo Lorenzo capace di piazzarsi, finalmente, nelle parti alte della classifica, proprio davanti al pubblico di Jerez, probabilmente un motivo in più per rimediare a una partenza non proprio entusiasmante ed esibirsi in diversi sorpassi, prima di stabilizzarsi alle spalle del connazionale campione del mondo. Là davanti, Pedrosa scatta subito dopo lo spegnimento dei semafori, mettendo subito in chiaro che la prima posizione è roba sua. Marquez qualche tentativo di rimonta lo fa ma la sagoma del compagno di squadra diventa irraggiungibile in prossimità dell’arrivo. Dietro, invece, le Yamaha arrancano: lo sfavillante Vinales delle prime due gare sembra un lontano parente di quello in affanno visto a Jerez; Rossi, da parte sua, la moto proprio non riesce a tenerla e, via via, cede il passo a Dovizioso, Petrucci, Folger e Aleix Espargaro.

La gara

Bellissima la gara del francese Zarco, aggressivo nei primi giri quando, addirittura, insidia Marquez per un posto sul podio, ingaggiando con lui un duello privo di ogni timore reverenziale nei confronti del campione mondiale in carica. Al sesto giro, Miller e Bautista vanno giù, mettendo in scena un accesso diverbio sulla sabbia a bordo pista. Out anche Iannone, partito quinto e finito fuori causa per una caduta, come Crutchlow e Pol Espargaro. E, se davanti non ce n’è per nessuno, dietro qualche battaglia si vede, con Lorenzo che rimonta alla grande su Zarco e lascia dietro le altre Ducati di Dovizioso e Petrucci, rispettivamente quinto e settimo. I risultati del lavoro con il team italiano iniziano a vedersi, nonostante i 14 secondi di ritardo dalla mostruosa Honda di Pedrosa, per un podio che fa comunque ben sperare in vista del futuro. In cima alla classifica mondiale ci resta Rossi ma Vinales e Marquez tornano a farsi molto vicini.