Siria, strage di Idlib, la Francia: “Damasco ha usato scientemente armi chimiche”

Abbiamo degli elementi che ci permetteranno di dimostrare che il regime siriano ha utilizzato scientemente l’arma chimica“. Lo ha detto il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault riferendosi all’attacco chimico su Khan Shaykhun, nel nord-ovest della Siria, che il 4 aprile ha ucciso 89 civili. “E’ questione di giorni, porteremo la prova”, ha aggiunto il ministro, specificando che “i servizi di intelligence francese e militare” stanno conducendo un’inchiesta.

La Russia, da parte sua, si è detta contraria a “mettere immediatamente etichette” sul governo siriano del suo alleato Bashar al Assad e chiede che sia condotta “un’indagine quanto più completa possibile” sul presunto attacco con armi chimiche sulla regione di Idlib di cui Washington accusa l’aviazione di Damasco. “Uno non dovrebbe immediatamente apporre delle etichette sul governo di al Assad – ha affermato il premier russo Dmitri Medvedev, intervenendo alla Duma – trarre alcune conclusioni e porre le basi per ulteriori atti di aggressione, ma condurre un’indagine quanto più completa possibile. E’ su questo che insiste il nostro Paese”.

Medvedev poi definito l’attacco missilistico americano contro la base aerea siriana di Shayrat “un atto di aggressione militare. Ciò è ovvio dal punto di vista del diritto internazionale“. Il premier russo ha accusato gli Usa di combattere “non contro il terrorismo ma contro il governo siriano”.

Al Consiglio di sicurezza dell’Onu Mosca ha posto il veto su una risoluzione proposta da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna sul presunto attacco chimico. Nel testo, oltre alla richiesta di accesso degli ispettori di Nazioni Unite e Opac per indagare sull’accaduto, si domandava a Damasco di cooperare con le due organizzazioni, anche fornendo i dati sui voli aerei del giorno dell’attacco e sulle basi militari.