Migranti: decreto Minniti convertito in legge, addio ai Cie arrivano i Cpr

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Via libera del Senato alla conversione in legge del decreto Minniti sulla sicurezza, sul quale il governo aveva chiesto la fiducia. Il testo è stato licenziato con 141 sì, 97 no e due astenuti. Il provvedimento, già approvato dalla Camera, diventa così definitivo.

Soddisfatto il premier Paolo Gentiloni che su Twitter ha commentato così: “Parlamento approva le nuove norme su #immigrazione. Tempi più rapidi per diritto asilo. Strumenti più efficaci per accoglienza e integrazione”.

Ecco le principali novità

Arrivano i Cpr

Al posto dei vecchi Cie saranno creati in ogni regione i Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr), 1.600 posti in tutto, preferibilmente fuori dai centri urbani e vicino ad infrastrutture di trasporto. Queste strutture ospiteranno i migranti da rimandare in patria. Per garantire l’esecuzione delle procedure di espulsione vengono stanziati 19 milioni di euro. Le disposizioni escludono il trattenimento nei Centri di persone “in condizioni di vulnerabilità“. Previsto l’accesso ai Centri, senza previa autorizzazione, per i parlamentari e gli altri soggetti ammessi a visitare le carceri.

Domande di asilo più veloci

Altro punto fondamentale è il taglio dei tempi di trattazione delle domande di asilo, aumentate nel 2016 del 47% rispetto all’anno precedente (in tutto sono state 123mila). Ci sarà l’assunzione straordinaria di 250 specialisti per rafforzare le commissioni di esame delle richieste. Vengono poi istituite 26 sezioni specializzate in materia di immigrazione ed asilo presso ciascun tribunale ordinario del luogo in cui hanno sede le Corti d’appello. Deciso inoltre il taglio dell’appello per i ricorsi contro il diniego dello status di rifugiato, che diventa ricorribile solo in Cassazione.

Lavori di pubblica utilità

Il decreto prevede la promozione dell’impiego di richiedenti asilo in lavori di pubblica utilità gratuiti e volontari, ad opera dei prefetti, d’intesa con Comuni e Regioni.

Proroga

Nell’articolato è stata infine inserita la proroga fino al 15 dicembre 2017 della sospensione dei versamenti tributari a favore dei contribuenti di Lampedusa.