Siria: nuovi raid governativi a nord di Aleppo, morti 4 bambini

Nuovi raid hanno colpito la località di Anadan, 12 km a nord della martoriata città siriana di Aleppo. Il bilancio degli attivisti della Rete siriana per i diritti umani parla di almeno 4 bambini uccisi. Le vittime appartenevano tutte alla stessa famiglia. Nelle scorse ore, secondo gli attivisti, almeno 38 civili – compresi sei minori e due donne – sono morti in operazioni attribuite alle forze del regime e agli alleati russi in Siria.

Ad Aleppo est, intanto, proseguono i combattimenti. Le forze governative siriane si sono scontrate con i ribelli, dopo che i residenti avevano ricevuto messaggi dall’esercito che concedevano ai guerriglieri dell’opposizione 24 ore per andarsene.  “Uomini armati ad Aleppo est, avete soltanto ventiquattro ore per prendere la decisione di andarvene”, si leggeva nel messaggio, “Chi vuole avere salva la vita deve deporre le armi e la sua sicurezza sarà garantita. Dopo la fine di questo periodo, l’offensiva strategica pianificata avrà inizio”.

L’Osservatorio siriano dei diritti umani e un corrispondente della France Presse da Aleppo est, controllata da ribelli, hanno segnalato scontri nel quartiere Karam al Turab e nel villaggio di al Aziza, appena alla periferia della città. I combattimenti sono stati avvertiti nella maggior parte dell’est controllato dai ribelli, circondato dalle forze governative e finito sotto ripetuti assalti da quando l’esercito a settembre ha annunciato un’operazione per riconquistarla.

Il governo della Siria e l’esercito hanno regolarmente inviato ribelli e residenti di Aleppo est messaggi di avvertimento per persuaderli a lasciare le zone sotto assedio. Un tempo potenza economica della Siria, la città da metà 2012 è divisa in un ovest sotto il controllo del governo e un est in mano ai ribelli.