Un Papa scomodo

Ieri sera sono stato invitato alla trasmissione televisiva Nemo di Rai 2, ideato dal bravo Alessandro Sortino, per tentare di descrivere in pochi minuti la persona del Pontefice. Il mio intervento è stato collocato dopo le esternazioni di alcuni cosiddetti “conservatori” o pseudo-tradizionalisti che hanno platealmente dichiarato la propria ostilità verso Papa Francesco.

Premettendo che il Papa non ha bisogno di essere difeso da nessuno – e quindi io sono stato indegnamente chiamato a esternare i miei pensieri e sentimenti verso questa personalità così speciale e straordinaria – sicuramente ogni mia parola sarà risultata povera e non esaustiva. Ho esordito ricordando il mio maestro di vita, il caro don Oreste Benzi, sottolineando che questo Papa mi ricorda spesso il suo modo di essere e di fare. Don Oreste paragonava la Chiesa a una sfera che si tiene in piedi poggiando su ogni punto. In tale sfera ognuno ha un compito insostituibile: tutti i punti hanno uguale valore e importanza. Le funzioni si distinguono, ma non c’è differenza di dignità e la sfera non potrebbe esistere – anzi si distruggerebbe – se non ci fosse il baricentro. E così ho richiamato il nostro baricentro: Gesù unito al suo Vicario, il Papa.

A chi si dichiara cattolico vorrei ricordare che il Vicario di Cristo sulla Terra è stato indicato dallo Spirito Santo… rinnegando questa verità non ha più senso parlare di cattolicesimo. Il Pastore che lo Spirito di Dio ha scelto per noi oggi è proprio lui, Papa Francesco, costruttore di ponti, voluto da Gesù come suo rappresentante per diffondere l’amore a tutti gli uomini.

Chi conosce un po’ di storia non può non ammettere la radicale differenza tra certi Papi vissuti in epoche lontane e i Pontefici di questi ultimi secoli! Basta ricordare i Papi del secolo appena trascorso per compiacersi del tanto bene che hanno rivolto all’umanità. Ma oggi, per amor di verità, sappiamo che il reale problema della Chiesa non è Papa Francesco bensì i cattolici. Certe divisioni (tante!!) e invidie che si fomentano, nonostante che i Papi cambino, sono il sintomo inquietante di una deviazione profonda del senso religioso della vita e quindi anche della perdita dello spirito di Gesù e del suo Vangelo.

E’ evidente che la barca di Pietro viene messa a dura prova non soltanto dalle onde esterne di un mondo pagano e anticristiano ma anche all’interno del proprio corpo mistico; Intra ecclesiam: quante gelosie e quanto individualismo…. quanta maldicenza e quanta supponenza!! Allora dovremmo stringerci ancor di più nel seguire i moniti e gli insegnamenti evangelici di questo Papa che, come Gesù, non teme di incontrarsi con i peccatori, anzi, ha la piena consapevolezza di dover essere proprio come quel medico venuto per prendersi cura dei malati e non certo dei sani.

Coloro che sparlano e infamano la persona del Papa o sono in mala fede o dicono sfondoni per ignoranza e cioè per mancanza di rispetto e di conoscenza reale della persona. Io Papa Francesco l’ho incontrato diverse volte e ho avuto il dono di stare un pomeriggio insieme a lui quando venne a trovare le nostre ragazze vittime della Tratta. Ho compreso che per Papa Francesco innanzitutto viene l’uomo, la persona – anche prima di certe norme e principi – l’essere umano, così come Cristo ce lo ha rivelato… e non dimentichiamo che Gesù proprio per questa rivelazione è stato crocifisso.

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