Delitto di Alatri, post vegano choc: “Un cacciatore di meno”

“Beh, sembrerò cinica, ma quando muore un cacciatore, ossia uno che non ha il minimo rispetto per la vita, non provo nessuna pietà! Anzi… penso ‘uno di meno!’. E non conta niente se c’ha 20 anni e se gli hanno fatto la pelle!!! Lui la pelle l’ha fatta a tanti altri… e la ruota gira!!!”. E’ solo un esempio degli scioccanti post, che nelle ultime ore stanno comparendo sotto le foto di Emanuele Morganti, il ventenne di Alatri, morto in ospedale dopo due giorni di agonia a causa del brutale pestaggio di gruppo di cui era stato vittima.

A denunciare la mancanza di rispetto nei confronti del giovane deceduto – e del dolore della famiglia che ha subito una perdita – sono gli amministratori del gruppo satirico Facebook “Anche i vegani muoiono”. Gli admin della pagina social hanno scovato in rete alcuni post di chi non ha perso occasione per condannare la passione per la pesca e la caccia di Emanuele, in alcuni casi anche “festeggiandone” la morte.

Gli admin del gruppo Facebook sono stati i primi ad accorgersi di questa imperdonabile mancanza di rispetto e della poca sensibilità di alcuni utenti della piattaforma di Zuckerberg. “Emanuele è stato ucciso, il pesce anche”, commenta un’utente sotto la foto di Emanuele che tiene in mano una carpa, probabilmente ignorando che questo tipo di pesce solitamente non viene mangiato ma, subito dopo la foto di rito, viene immediatamente rilasciato in acqua.

Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, avere le sue convinzioni o prediligere un tipo di alimentazione piuttosto che un’altra. Ma nessuno dovrebbe prendersi la libertà di gioire per la morte di un ragazzo di appena 20 anni.