Mattarella: “Oggi comincia una fase costituente per l’Europa”

Il pranzo offerto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha di fatto concluso le celebrazioni per i 60 anni dei Trattati di Roma. Nel suo discorso al Quirinale il capo dello Stato ha ribadito la necessità di “ripensare e ridefinire l’attuale architettura europea, con la riforma dei Trattati. Non sarà semplice ma con la firma della dichiarazione, oggi a Roma inizia una fase costituente non eludibile per un rilancio effettivo”. Di fronte alle sfide della globalizzazione l’Unione è chiamata a “serrare i ranghi per rendere più agile e competitiva” l’Europa. “I prossimi dieci anni – ha continuato il Presidente – saranno cruciali”.

Tra le sfide più sentite quella della sicurezza: “Occorre una grande mobilitazione, anzitutto delle coscienze, e una incisiva azione comune, accrescendo la collaborazione tra i nostri apparati di sicurezza e di informazione. Senza la prospettiva di passi in avanti crescenti – che sono stati il lievito della costruzione europea – rischiamo una paralisi fatale, perché impossibile da sostenere”.

Ma l’Unione deve saper ripensare se stessa e recuperare i princìpi fondatori, un tema che è stato in qualche modo il ritornello di queste giornate romane: “La nostra finestra di opportunità – ha detto ancora Mattarella – non sarà aperta per sempre: dobbiamo governare i cambiamenti prima che divenga impossibile farlo. Nessun ripiegamento in se stessi – ha concluso il Presidente della Repubblica – potrà mai garantire ai nostri cittadini il medesimo livello di pace, prosperità e libertà che abbiamo raggiunto” in Europa in questi sessant’anni.