Incontro con i residenti del Quartiere Forlanini, il discorso integrale del Pontefice

Di seguito riportiamo il testo integrale del discorso tenuto da Papa Francesco in occasione dell’incontro con i residenti del Quartiere Forlanini – “Case Bianche”, avvenuto durante la visita pastorale del Santo Padre all’Arcidiocesi di Milano. Il Papa “venuto dalla fine del mondo” è stato accolto da don Augusto Bonora, parroco di San Galdino e, successivamente ha fatto visita ad alcune famiglie nei rispettivi appartamenti e ha rivolto un saluto ai residenti sul Piazzale delle “Case Bianche”. Inoltre, ha anche incontrato i rappresentanti di famiglie rom, islamici, immigrati e abitanti del quartiere.

Il testo integrale del saluto del Santo Padre

“Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Vi ringrazio per la vostra accoglienza. Siete voi che mi accogliete all’ingresso in Milano, e
questo è un grande dono per me: entrare nella città incontrando dei volti, delle famiglie, una comunità. E vi ringrazio per i due doni particolari che mi avete offerto. Il primo è una stola, un segno tipicamente sacerdotale, che mi tocca in modo speciale perché mi ricorda che io vengo qui in mezzo a voi come sacerdote, entro in Milano come sacerdote. Questa stola non l’avete comprata già fatta, ma è stata creata qui, è stata tessuta da alcuni di voi, in maniera
artigianale. Questo la rende molto più preziosa; e ricorda che il sacerdote cristiano è scelto dal popolo e al servizio del popolo; il mio sacerdozio, come quello del vostro parroco e degli altri preti che lavorano qui, è dono di Cristo, ma è “tessuto” da voi, dalla nostra gente, con la sua fede, le sue fatiche, le sue preghiere, le sue lacrime… Questo vedo nel segno della stola.

E poi mi avete regalato questa immagine della vostra Madonnina: com’era prima e com’è
adesso dopo il restauro. Io so che a Milano mi accoglie la Madonnina, in cima al Duomo; ma grazie al vostro dono la Madonna mi accoglie già da qui, all’ingresso. E questo è importante. Mi ricorda la premura di Maria, che corre a incontrare Elisabetta. È la premura, la sollecitudine della Chiesa, che non rimane nel centro ad aspettare, ma va incontro a tutti, nelle periferie, va incontro anche ai non cristiani, anche ai non credenti…; e porta a tutti Gesù, che è l’amore di Dio fatto carne, che dà senso alla nostra vita e la salva dal male.

Ed è significativo il fatto del restauro: questa vostra Madonnina è stata restaurata, come la Chiesa ha sempre bisogno di essere ‘restaurata’, perché è fatta da noi, che siamo peccatori. Lasciamoci restaurare da Dio, dalla sua misericordia. Lasciamoci ripulire nel cuore, specialmente in questo tempo di Quaresima. La Madonna è senza peccato, lei non ha bisogno di restauri, ma la sua statua sì, e così come Madre ci insegna a lasciarci ripulire dalla misericordia di Dio, per testimoniare la santità di Gesù.

Grazie di cuore per questi doni! E soprattutto grazie per essere stati qui, per la vostra
accoglienza e la vostra preghiera, che mi accompagna nell’ingresso a Milano. Il Signore vi benedica e la Madonna vi protegga”.