Francia, incarichi in Parlamento alle figlie minorenni: si dimette il ministro dell’Interno Le Roux

Terremoto all’interno del governo francese, dove il ministro dell’Interno Bruno Le Roux ha rassegnato le sue dimissioni dal suo incarico in seguito alle rivelazioni sull’assunzione delle figlie minorenni come collaboratrici in parlamento. La sua decisione segue la notizia che la procura finanziaria di Parigi – la stessa che indaga sul candidato della destra, Francois Fillon, travolto dallo scandalo sui presunti impieghi fittizi a moglie e figli all’Assemblée Nationale – ha aperto un’indagine preliminare sul caso.  Le Roux è titolare del ministero dell’Interno dallo scorso dicembre, ossia da quando il suo predecessore, Bernard Cazeneuve è passato alla guida del governo.

Il caso

Secondo quanto riferito dalla tv Tmc, il ministro dimissionario avrebbe assunto le figlie durante diversi periodi di vacanza dalla scuola quando avevano rispettivamente 15 e 16 anni, fra il 2009 e il 2016. Le figlie hanno firmato così una 14 e una 10 contratti con l’Assemblee Nationale come assistenti del padre, quando ancora andavano alle scuole superiori e all’inizio della carriera universitaria. Le remunerazioni per i contratti, di appena qualche giorno, erano comprese fra gli 850 e i 3.500 euro, per un totale di circa 55 mila euro. Inoltre, la Tmc ha affermato che una delle due ragazze, in uno dei periodi in cui risultava sotto contratto con il padre nel 2013, si trovava in Belgio per un lavoro con una borsa di studio e, un altro contratto del 2015, copriva le date in cui la figlia del ministro era impegnata con le lezioni a Parigi. Le Roux lo ha negato, ma visto il contesto – e gli attacchi che lui stesso aveva portato a François Fillon per la vicenda del Penelopegate – non ha potuto che rassegnare le dimissioni. Al suo posto è stato nominato Matthias Fekl.