Lavoratori in piazza contro i tagli ai lavori socialmente utili. I sindacati “Situazione insostenibile”

Qualche momento di tensione durante l’annunciata marcia dei lavoratori ex Lsu, diretti verso Palazzo Chigi per protestare contro il taglio delle ore lavorative e, conseguentemente, del salario per i lavori socialmente utili del settore pulizie nazionale (appalti per la pulizia delle scuole e per il decoro urbano), i cui impiegati sono assunti attraverso le convenzioni quadro della Consip (al centro della nota inchiesta). I manifestanti, partiti da via del Tritone, sono stati inizialmente fermati dalle Forze dell’ordine, circostanza che ha provocato alcuni piccoli tafferugli con gli agenti in tenuta antisommossa. Alla fine, però, non è stato registrato nessuno scontro e i lavoratori hanno proseguito verso la sede del Presidente del Consiglio scortati dalla Polizia.

La protesta

Ad affiancare i manifestanti, le sigle sindacali Cisl, Cgil e Uil, le quali hanno fatto sapere, che “la situazione sta assumendo risvolti sociali non più sostenibili: è necessario dare seguito agli accordi quadro sottoscritti nei mesi scorsi con il governo per individuare un intervento risolutivo della vertenza che assicuri tutele occupazionali e la garanzia del reddito ai lavoratori, prevalentemente donne del mezzogiorno con famiglie monoreddito, coinvolti dai ritardi burocratici, dalle incertezze sulla prosecuzione dei rapporti di lavoro e dai tagli sulle retribuzioni”. Il riferimento è alle recenti diminuzioni in busta paga per gli impiegati del comparto (oltre 18 mila), i quali hanno visto decrescere la loro retribuzione da 900 a 500 euro mensili.

In rappresentanza di tali famiglie, nella Capitale si sono ritrovati qualche centinaio di lavoratori, per la maggior parte provenienti dalla Campania, richiamati dall’appello dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti per caldeggiare un incontro con il premier nel quale affrontare la problematica occupazionale derivata dalla revoca della convenzione Consip per alcuni lotti, tra cui quelli relativi all’Ati Cns Kuadra e Manutencoop F.M. e al Lotto 7. Peraltro, nei giorni scorsi, le stesse sigle hanno inoltrato richiesta di incontro al presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, e ai titolari dei ministeri dell’Istruzione, del Lavoro e dell’Economia – si legge nel comunicato congiunto – sollecitando una possibile soluzione di prospettiva concernente la platea delle lavoratrici e dei lavoratori ex Lsu e degli Appalti Storici. Una delle motivazioni per i quali i lavoratori sono scesi in piazza, in una mobilitazione nazionale che, per il momento, ha visto partecipare circa 500 persone.

 

Foto: Il Messaggero