L’uomo ha segnato una nuova era geologica, lo dimostrano i minerali

genio e l’inventiva del Sapiens Sapiens ha davvero segnato una nuova era geologica, denominata dagli scienziati “Antropocene”, letteralmente: l’età dell’Uomo. Il termine venne coniato già nel 2000 dal chimico olandese premio Nobel Paul Crutzen per indicare l’epoca geologica attuale, in cui l’ambiente terrestre, nell’insieme delle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, è fortemente condizionato su scala sia locale sia globale dagli effetti dell’azione umana.

L’opera umana è determinante anche sulla diversificazione e sulla distribuzione dei minerali del Pianeta: gli effetti sono tanto pesanti come non li si vedevano da 2,2 miliardi di anni, ovvero da quando l’impennata dell’ossigeno nell’atmosfera terrestre produsse i due terzi delle specie minerali oggi conosciute, oltre 5 mila. A indicarlo è uno studio pubblicato su American Mineralogist dal gruppo di Robert Hazen, della Carnegie Institution for Science di Washington, che ha catalogato i 208 nuovi minerali derivati dall’attività umana. E’ in assoluto la prima volta che vien svolto uno studio simile.

“L’evoluzione dei minerali è continuata attraverso tutta la storia della Terra”, spiega Hazen su Ansa. “Ci sono voluti 4,5 miliardi di anni perché particolari elementi si combinassero naturalmente in luoghi specifici, a particolari profondità e temperature, per formare gli oltre 5.200 minerali oggi riconosciuti ufficialmente. La maggior parte di loro si è formata dopo la Grande Ossidazione, avvenuta 2 miliardi di anni fa”.

Tra le 5.200 specie minerali conosciute, “ben 208 sono quelle prodotte direttamente o indirettamente dall’attività dell’uomo”, ad esempio in laboratorio o durante le attività estrattive. Di questi 208 nuovi minerali di derivazione umana, infatti, 29 contengono carbonio. “Si sono formate per lo più dalla metà del Settecento – ricorda il ricercatore – e crediamo che altrettante continuino a formarsi allo stesso ritmo. Per immaginare cosa sono 250 anni rispetto a 2 miliardi di anni, basti pensare alla differenza tra un battito di ciglia e un mese intero”.

Un esempio di minerale creato dall’uomo arriva dall’Italia. Si tratta della canavesite (in foto), un minerale aciculare che si presenta in natura in ciuffi raggiati o in forma di rosette scoperto nel 1978 nelle miniere di Brosso, vicino Torino. “Detta in parole semplici – conclude Hazen – viviamo in un’era senza precedenti per la diversificazione dei composti inorganici. Se la Grande Ossidazione è stata un segno di punteggiatura nella storia della Terra, il rapido ed esteso impatto geologico dell’Antropocene è come un punto esclamativo”.