Consiglio europeo: Tusk confermato presidente

Con 27 voti a favore e uno contrario il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk è stato riconfermato per un altro mandato di due anni e mezzo. “Habemus il ‘presidentum’ del Consiglio europeo, Buona fortuna Donald” ha twittato il premier lussemburghese Xavier Bettel. A votare contro il presidente polacco è stata proprio la Polonia, che ha alzato le barricate. Beata Mazurek, portavoce del partito populista polacco Pis, nel commentare davanti ai giornalisti connazionali la decisione presa a Bruxelles, ha detto che si tratta di “una decisione sbagliata che non promette all’Europa niente di buono”. Secondo Mazurek non si tratta però di “una sconfitta” da parte del governo polacco dato che ogni stato membro Ue ha il diritto di presentare la sua posizione. Una linea dura che ha portato il governo polacco a bloccare il testo sulle conclusioni del vertice europeo, a cominciare dalla parte dedicata alle questioni dell’immigrazione. La mossa è stata decisa dopo il voto su Tusk. Il testo passerà comunque ma, a quanto si apprende, sotto forma di “dichiarazione della presidenza” o con la nota del dissenso della Polonia.

Tusk resterà in carica fino al 30 novembre 2019. “Donald Tusk – si legge nel comunicato ufficiale dei 28 – è stato anche rinominato presidente dell’Euro Summit per lo stesso periodo”. Si tratta del secondo presidente a tempo pieno del Consiglio europeo da quando è stato creato l’incarico il primo dicembre 2009 con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Il primo è stato l’ex premier belga Herman Van Rompuy, anche lui rinnovato una volta dopo i primi due anni e mezzo. “Grato per la fiducia e la valutazione positiva del Consiglio europeo. Farò del mio meglio per rendere migliore l’Ue” ha twittato Tusk.

A Bruxelles c’è stato anche il debutto a un vertice di capi di stato e di governo del neo presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che si è presentato come “portavoce dell’Eurocamera, non il suo primo ministro”. Per questo nel suo discorso ha presentato la posizione del Parlamento sui temi in discussione, dall’economia alla difesa, dalle migrazioni al futuro dell’Europa. Il suo mandato, spiega Tajani, è promuovere una collaborazione costruttiva tra le istituzioni. Il Parlamento sarà parte della soluzione, non il problema”. “Serve stare uniti – ha detto – e risolvere insieme i problemi. Non è sempre stato così, bisogna ricordare che grazie all’Europa abbiamo vissuto 70 anni in pace e il valore della libertà regna sovrano”. Tajani si è anche congratulato con Tusk: “Ho lavorato molto bene con lui in questa inizio del mio mandato e sono sicuro che la proficua collaborazione continuerà”.