Bergamo, blitz della polizia contro ultrà dell’Atalanta: 26 arresti per spaccio e rapine

È in corso nel bergamasco un blitz della Polizia nei confronti di un numero imprecisato di ultras dell’Atalanta, società calcistica italiana fondata nel 1907 a Bergamo. Durante l’operazione, denominata “Mai una gioia”, sono state arrestate 26 persone ritenute responsabili di traffico e spaccio di droga, estorsione, rapina e resistenza a pubblico ufficiale.

Dalle indagini – condotte dalla Squadra mobile di Bergamo e dal Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato – è emerso che il gruppo, in prevalenza ultrà nerazzurri, prima di assistere alle partite, acquistava e assumeva cocaina nei pressi o all’interno dello stadio poi per compiere azioni violente. Per non farsi riconoscere dalle numerose telecamere di sorveglianza poste all’interno e all’esterno dell’impianto sportivo, gli ultras usavano incappucciarsi, ma questo non ne ha impedito il riconoscimento e l’arresto.

Le indagini, avviate nel settembre del 2015, hanno consentito di acquisire gravi elementi indiziari a carico di un gruppo di italiani, tra i quali un settantatreenne e un sessantatreenne, nonché di un cittadino albanese e di uno serbo, tutti dediti principalmente alla cessione di ingenti quantitativi di droga tra i tifosi squadra bergamasca.

L’operazione, “Mai una gioia”, prende il nome dal linguaggio in codice tipico usato dagli arrestati, i quali erano soliti ripetere spessissimo la frase, riportata anche in uno striscione in curva.