Milano ospita la grande pittura pre-impressionista con “Manet e la Parigi moderna”

Apre l’8 marzo a Milano (al piano nobile di Palazzo Reale) l’attesissima mostra “Manet e la Parigi moderna”. L’esposizione, che resterà aperta al pubblico fino al 2 luglio 2017 – intende raccontare il percorso artistico del grande maestro francese (1832-18823) che, in poco più di due decenni di intensa attività, ha prodotto 430 dipinti, due terzi dei quali copie, schizzi, opere minori o incompiute. Un corpus in sé affatto esteso, ma in grado di rivoluzionare il concetto di arte moderna: Édouard Manet (Parigi, 23 gennaio 1832 – Parigi, 30 aprile 1883) è infatti considerato il maggiore interprete della pittura pre-impressionista.

Una vicenda la sua, che si intreccia a quella di altri celebri artisti, molti tra loro compagni di vita e di lavoro frequentatori, assieme a lui, di caffè, studi, residenze estive, teatri.

Le opere presenti in mostra arrivano dalla prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi: un centinaio di opere, tra cui 17 capolavori di Manet e 40 altre splendide opere di grandi maestri coevi come Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot.

Alle opere su tela si aggiungono inoltre 10 tra disegni e acquerelli del maestro parigino, una ventina di disegni degli altri artisti e sette tra maquettes (anche detta modello di forma, è la rappresentazione tridimensionale della forma esteriore di un oggetto realizzata allo scopo di valutarne meglio le qualità estetiche o funzionali) e sculture.

Promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, curata da Guy Cogeval, storico presidente del Musée d’Orsay e dell’Orangerie di Parigi con le due conservatrici del Museo Caroline Mathieu, conservatore generale onorario e Isolde Pludermacher, conservatore del dipartimento di pittura, l’esposizione – si legge nel comunicato stampa – intende celebrare il ruolo centrale di Manet nella pittura moderna, attraverso i vari generi cui l’artista si dedicò: il ritratto, la natura morta, il paesaggio, le donne, Parigi, sua città amatissima, rivoluzionata a metà ‘800 dal nuovo assetto urbanistico attuato dal 1852 e il 1869 dal politico, urbanista e funzionario francese barone Haussmann e caratterizzata da un nuovo modo di vivere nelle strade, nelle stazioni, nelle Esposizioni universali, nella miriadi di nuovi edifici che ne cambiano il volto e l’anima.