Anziani “supervigili”: il progetto che avvicina nonni e bambini

Chiamare a raccolta gli anziani dei quartieri del I Municipio romano e renderli partecipi di un progetto di integrazione tutt’altro che banale, offrendo loro la possibilità di svolgere un servizio per i più giovani che, attraverso l’incontro quotidiano, imparano a conoscerli, a rispettarli e a condividere con loro anche un piccolo ricorrente momento delle loro giornate, come l’ingresso e l’uscita da scuola. Questa l’idea alla base del progetto “Anziani supervigili”, messo a punto da Acli Roma e Fap Acli e volto a conferire alla figura del “nonno” (e della nonna) quella dose di vicinanza alle nuove generazioni così fondamentale per la crescita degli uomini e delle donne del domani.

“A grande richiesta – hanno spiegato gli organizzatori in un comunicato – soprattutto da parte delle famiglie degli alunni, riparte questo progetto, che l’anno scorso ha riscosso un importante successo sia fra i bambini che fra gli anziani che vi hanno preso parte. Riproporlo anche quest’anno è un segnale di come le buone pratiche sul territorio siano in grado di creare legami di solidarietà e prossimità duraturi nel tempo che vanno oltre il termine dei progetti finanziati”. Assolutamente di primaria importanza, è la ferma volontà degli anziani, tutti ultrasessantenni, di mettersi in gioco, offrendo a bambini e ragazzi la loro presenza e la loro vigilanza nelle strade adiacenti alle scuole, in prossimità degli attraversamenti: “Progetti come questo – ha detto il presidente del I Municipio di Roma, Sabrina Alfonsi – rappresentano esperienze assolutamente positive che vanno mantenute, perché da un lato valorizzano quella risorsa insostituibile per la nostra società rappresentata dagli anziani, dall’altro danno tranquillità alle famiglie garantendo maggiore sicurezza agli alunni – soprattutto delle scuole primarie – nei momenti dell’ entrata e dell’uscita dalle scuole, che sono i più caotici”.

Il progetto “Anziani supervigili” è partito il 27 febbraio, dalla scuola elementare “Adelaide Bono Cairoli”, con un appello agli anziani del territorio perché si mettano a disposizione per mettere in pratica l’iniziativa anche presso altri istituti: “Come Acli Roma e Fap Acli – commentano ancora dall’organizzazione – promuoviamo attraverso diverse iniziative lo scambio intergenerazionale e l’invecchiamento attivo degli anziani, e questa iniziativa senza dubbio favorisce in maniera importante a raggiungere questo obiettivo”. La stessa iniziativa era stata avviata già lo scorso anno, con il finanziamento della Regione Lazio. Ora, scaduti gli incentivi regionali, il tutto riparte in collaborazione con il Municipio I di Roma, per garantire ai bambini (e ai genitori) non solo la presenza di qualcuno che vigili sulla loro mobilità fuori della scuola (in entrata come in uscita), ma assegnare ai nonni un compito che, in qualche modo, favorisca il confronto e l’affetto spontaneo tra generazioni.