Iran, monito di Khamenei a Rohani: “Serve più attenzione per il popolo”

La Guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Sayyed Ali Khamenei, ha rivolto un duro monito nei confronti del governo di Hassan Rohani, accusato di essere poco attento ai problemi più urgenti della popolazione. Eppure, ha aggiunto, dovrebbe essere un “dovere” dell’esecutivo “prendersi cura delle persone” della regione iraniana del Khuzestan, nel Sud dell’Iran, colpita da violenti temporali e alluvioni. Secondo Khamenei “non è sufficiente dire che la situazione attuale in Khuzestan è il risultato dell’indifferenza dei governi precedenti. Questo non risolverà alcun problema”. Il dato di fatto, ha aggiunto l’ayatollah, è che “un’alluvione ha colpito il Sud del Paese. In questo momento la gente di questa regione ha bisogno di aiuto. E’ un dovere fare qualcosa per aiutarli”.

Khamenei è poi tornato ad attaccare l’Occidente. “Dibattiti in tv tra sciiti e sunniti, trasmessi in alcuni Paesi europei non musulmani – ha spiegato – hanno lo scopo di soffiare sul fuoco della discordia tra sciiti e sunniti”. Per il leader religioso si tratta di una situazione creata a beneficio di “Stati Uniti e sionisti“. “Dobbiamo essere vigili su questi fatti e agire con saggezza – ha detto -. Il credo sciita è basato su una logica forte, ma questo non dà agli sciiti il diritto di insultare e calunniare musulmani sunniti”, come avviene in certe trasmissioni televisive occidentali. “Sono stato anche informato che ci sono alcuni centri che forniscono i fondi a sciiti e sunniti per pubblicare libri ingiuriosi gli uni nei confronti degli altri – ha continuato la Guida suprema -. Su questo è necessario essere vigili, perché discordia e pregiudizio religioso possono trasformare i cuori dei musulmani della Repubblica islamica“. Secondo Khamenei “nessuno può essere convinto a convertirsi all’Islam sciita per mezzo di diffamazione o fomentando discordia. Tali atti si tradurranno solo in ostilità e conflitto tra i musulmani. E questo è esattamente ciò che gli Usa e i sionisti stanno cercando. I loro sforzi sono tutti volti a fomentare la discordia tra i musulmani”.