Post Brexit: avviata la task force per fare di Milano la “nuova Londra”

Parte il piano del governo per fare di Milano la “nuova Londra” dopo la Brexit, che potrebbe avere ripercussioni importanti sulla piazza finanziaria britannica. “Abbiamo avviato una task-force tra governo, amministrazione comunale di Milano, Consob, Bankitalia e Agenzia delle Entrate per cogliere al meglio tutte le opportunità post-Brexit” ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso del convegno a porte chiuse ‘Italy is now and next’, in corso a Palazzo Marino, dove partecipano, tra gli altri, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il ministro degli Esteri Angelino Alfano.

“Le riforme pagano – ha spiegato il titolare di via XX Settembre – dobbiamo ricordarcelo e non significa che i compiti del governo sono finiti”. Si vedono, in particolare, “alcuni risultati delle riforme, come quella del sistema giudiziario, in cui le cose stanno andando nella direzione giusta, così come in termini di mercato del lavoro e di miglioramento dell’amministrazione tributaria”. Il governo sta cercando di capire “quali fattori aggiungere ai livelli già raggiunti da Milano per renderla più forte, c’è l’impegno del governo per far sì che l’Agenzia del farmaco possa essere ospitata da Milano”.

“Milano è una città straordinaria, nel senso che è speciale nei livelli che ha raggiunto in termini di giustizia civile, burocrazia e sicurezza, paragonabili a quelli delle grandi città straniere” ha detto il ministro Alfano. “Dobbiamo impegnarci per vincere la gara per l’Agenzia europea del Farmaco a Milano, facendo sistema, ma allargando l’obiettivo ad un piano molto più ampio”. Secondo Alfano serve una campagna “Venite a Milano dopo la Brexit”, per “stimolare un deflusso istituzionale, economico e finanziario sul capoluogo lombardo invitando imprese e istituzioni ad insediarsi in una città che ha tutto il bello dell’Italia senza averne i difetti”.

Secondo Sala “per riuscire a portare a Milano l’Agenzia Europea del Farmaco da Londra bisogna fare squadra tra il mondo dell’impresa e istituzioni”. Il sindaco ha spiegato che “la decisione verrà presa abbastanza a breve, poco prima o poco dopo le vacanze e il successo è una questione che dipende da un buon dossier tecnico a cui stiamo lavorando e dalla capacità politica del Paese. Il governo ci tiene molto e se andrà in porto sarà il segno di come Milano è la vera città internazionale italiana”.