Iran, il Cremlino risponde alla Casa Bianca: “Non è uno Stato terrorista”

Mosca è in “disaccordo” con l’affermazione del presidente Usa Donald Trump secondo cui l’Iran è “lo Stato terrorista numero uno”. Lo ha detto il portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitri Peskov. Che poi ha sottolineato: “Gli Usa e la Russia hanno posizioni divergenti su alcune questioni internazionali ma questo non deve impedire i nostri sforzi nello sviluppo delle relazioni”. “Non siamo d’accordo con questa affermazione”, ha proseguito Peskov. “Tutti voi sapete che la Russia ha buone relazioni con l’Iran e che cooperiamo su un certo numero di questioni. Siamo felici dei nostri rapporti nelle sfere del commercio e dell’economia e speriamo di svilupparle ancora di più”.

Il Cremlino, ha aggiunto lo stesso Peskov, si aspetta delle “scuse” dalla tv conservatrice americana Fox News per aver definito Putin “un assassino”. Secondo la Russia si tratta di dichiarazioni “offensive e inammissibili”. “Vladimir Putin non è un killer?”, ha chiesto a Donald Trump il conduttore Bill O’Reilly. Al che il presidente americano ha risposto: “Pensi che l’America sia così innocente? Anche da noi ci sono molti assassini”. E poi ancora: “Anche noi abbiamo commesso molti errori. Pensa solo alla guerra in Iraq. Quanta gente è morta”. Il portavoce di Putin non ha però commentato le parole del numero uno della Casa Bianca.

Intanto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Bahram Qasemi ha annunciato che Teheran “fornirà in tempi brevi un elenco di persone e istituzioni americane che hanno fornito assistenza ai terroristi Takfiri, compreso l’Isis” nei confronti dei quali saranno adottate sanzioni. Qasemi ha anche parlato delle contromisure che l’Iran sta mettendo a punto per rispondere alle nuove sanzioni americane. “Abbiamo adottato misure speciali contro gli atti sleali e scorretti dell’amministrazione degli Stati Uniti”, ha detto nel corso della consueta conferenza stampa del lunedì, aggiungendo che “la stesura delle lista è nella sua fase finale”.